L’FBI ha perquisito un’abitazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden nel Delaware per cercare altri “documenti riservati”, ma non ne ha trovati

(AP Photo/Andrew Harnik)
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Mercoledì l’FBI, la polizia federale statunitense, ha perquisito un’abitazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Rehoboth, una località marittima nel Delaware, per cercare se ci fossero altri “documenti riservati” non riconsegnati da Biden dopo la sua vicepresidenza sotto Barack Obama: ne erano già stati trovati alcuni negli ultimi mesi, dopo altre perquisizioni che erano avvenute prima nell’ufficio di un centro studi di Biden a Washington, e poi nell’abitazione privata di Biden a Wilmington, sempre nel Delaware (la casa di Rehoboth è la casa al mare della famiglia Biden). L’avvocato di Biden, Bob Bauer, ha detto che la perquisizione è durata circa tre ore e che l’FBI non ha trovato nessun “documento riservato”. Ha aggiunto però che l’FBI ha portato via del materiale relativo al periodo in cui Biden era vicepresidente per ulteriori indagini.

Negli ultimi mesi ci sono state diverse controversie intorno all’uso di documenti riservati del governo degli Stati Uniti, che avevano riguardato prima l’ex presidente Donald Trump, poi lo stesso Biden e infine l’ex vicepresidente sotto Trump, Mike Pence. Tutti e tre, seppure in circostanze molto diverse (Trump per esempio aveva cercato di opporsi alla loro restituzione), avevano conservato documenti che contenevano informazioni riservate dopo aver lasciato i propri precedenti incarichi di governo.

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