È stato scoperto il secondo nascondiglio di Matteo Messina Denaro

secondo covo Messina Denaro
(ANSA / Max Firreri)

Giovedì i carabinieri e la Guardia di finanza hanno scoperto grazie a una segnalazione il secondo nascondiglio di Matteo Messina Denaro, il più importante latitante mafioso italiano, considerato il capo di Cosa Nostra, arrestato lunedì grazie a un’imponente operazione dei carabinieri del ROS (raggruppamento operativo speciale), unità che si occupa di criminalità organizzata e terrorismo. È una piccola stanza ricavata in un appartamento al piano terra di una palazzina del centro di Campobello di Mazara, il paese in provincia di Trapani dove in base alle prime ricostruzioni degli investigatori si ritiene che Messina Denaro abbia trascorso del tempo negli ultimi sei mesi. La palazzina si trova a meno di un chilometro dall’appartamento di 60 metri quadrati in cui abitava.

La stanza scoperta giovedì misura tre metri per due ed era nascosta dietro a un armadio dell’appartamento, protetta da una porta blindata. ANSA scrive che al suo interno non c’era un letto, ma sono stati trovati gioielli, argenteria e varie scatole: alcune vuote, e altre piene di carte, che ora i carabinieri stanno esaminando. Una delle ipotesi è che fosse un luogo pensato per custodire alcuni oggetti di valore di Messina Denaro.

Il proprietario dell’appartamento risulta essere Errico Risalvato, indagato e assolto per associazione mafiosa, fratello di Giovanni Risalvato, imprenditore del settore edile che invece ha scontato una pena di 14 anni per mafia. Al momento carabinieri e procura stanno cercando altri possibili abitazioni o stanze usate da Messina Denaro nel trapanese.

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