Chi ha vinto i Golden Globe

I premi più importanti per il cinema li hanno vinti “The Fabelmans” e “Gli spiriti dell'isola”, quelli per la TV “House of the Dragon” e “Abbott Elementary”

Steven Spielberg posa con i due premi che ha vinto per The Fabelmans (Chris Pizzello/Invision/AP)
Steven Spielberg posa con i due premi che ha vinto per The Fabelmans (Chris Pizzello/Invision/AP)
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The Fabelmans, il film semi-autobiografico di Steven Spielberg, e Gli spiriti dell’isola (in inglese The Banshees of Inisherin), film tragicomico di Martin McDonagh ambientato alla fine della Guerra civile irlandese, hanno vinto i premi più importanti ai Golden Globe, i riconoscimenti del cinema e della televisione assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, organizzazione che due anni fa era stata colpita da alcuni scandali di corruzione che ne avevano seriamente compromesso la credibilità.

L’edizione del 2022 non era stata trasmessa in diretta e si era tenuta in privato, senza celebrità presenti, quindi non aveva attirato l’attenzione che storicamente le era dedicata da media e addetti ai lavori. Quest’anno, dopo alcuni cambiamenti nel sistema di voto pensati per riabilitare la reputazione della Hollywood Foreign Press Association, la cerimonia svoltasi il 10 gennaio a Beverly Hills, in California, è tornata ad andare in onda su un canale della rete televisiva NBC e sulla piattaforma di streaming Peacock. Come ogni anno sono stati premiati sia film che serie tv, entrambi divisi tra “drammatici” e “comedy o musical”.

I premi per i film
Gli spiriti dell’isola arrivava ai Golden Globe come grosso favorito: il film, che parla di due amici di lunga data che si allontanano bruscamente sullo sfondo degli ultimi anni della Guerra civile irlandese, era candidato in ben otto categorie, come non succedeva dai tempi di Cold Mountain, nel 2004. Oltre al premio per il Miglior film commedia o musical, ha vinto anche per la Migliore sceneggiatura, e Colin Farrell quello per il Migliore attore protagonista in un film commedia o musical.

Everything Everywhere All at Once, un originale film di fantascienza che ha per protagonista una famiglia cinese immigrata negli Stati Uniti, era candidato in sei categorie, tra cui Miglior film commedia o musical, ma hanno vinto solo gli attori Michelle Yeoh (Migliore attrice protagonista in un film commedia o musical) e Ke Huy Quan (Migliore attore non protagonista), che interpretano rispettivamente la madre e il padre.

The Fabelmans, basato alla lontana sull’adolescenza di Spielberg e sui suoi primi anni come regista, era candidato in cinque categorie, e ne ha vinte due delle più importanti: quella per il Miglior film drammatico e quella per il Miglior regista.

Vista la differenza tra i votanti (agli Oscar sono migliaia di addetti ai lavori, ai Golden Globe un centinaio di giornalisti stranieri) e tra le categorie, i Golden Globe non sono però da ritenersi particolarmente indicativi per poter predire chi potrebbe vincere gli Oscar, che verranno consegnati il 12 marzo.

I premi per la tv
I due premi più importanti per le serie li hanno vinti House of the Dragonil prequel di Game of Thrones che racconta la caduta di casa Targaryen più di centocinquant’anni prima della storia raccontata nella serie originale – e Abbott Elementary, una sitcom che in Italia si può guardare sulla piattaforma di streaming Disney+ e che racconta i problemi delle scuole pubbliche statunitensi attraverso la storia di un gruppo di insegnanti. Quello per la Migliore miniserie, invece, è andato a The White Lotus, di HBO, la cui seconda stagione è ambientata in un resort di lusso in Sicilia.

Tra gli attori premiati ci sono Kevin Costner, per il ruolo di John Dutton, patriarca della serie western Yellowstone, Zendaya per il ruolo di Rue, l’adolescente con problemi di dipendenza da sostanze attorno a cui ruota la serie drammatica di HBO Euphoria, Jeremy Allen White, protagonista di una delle serie più celebrate dell’ultimo anno, The Bear, e Quinta Brunson, che interpreta una delle professoresse della già citata Abbott Elementary.

Tutti i vincitori dei Golden Globe
Miglior film drammatico: The Fabelmans
Miglior film commedia o musical: Gli spiriti dell’isola
Miglior regista: Steven Spielberg, The Fabelmans
Miglior attore in un film drammatico: Austin Butler, Elvis
Miglior attrice in un film drammatico: Cate Blanchett, Tár
Miglior attore in un film commedia o musica: Colin Farrell, Gli spiriti dell’isola
Miglior attrice in un film commedia o musical: Michelle Yeoh, Everything Everywhere All at Once
Miglior attore non protagonista: Jonathan Ke Quan, Everything Everywhere All at Once
Miglior attrice non protagonista: Angela Bassett, Black Panther: Wakanda Forever
Miglior sceneggiatura: Martin McDonagh, Gli spiriti dell’isola
Miglior colonna sonora: Justin Hurwitz, Babylon
Miglior canzone originale: “Naatu Naatu”, RRR
Miglior film d’animazione: Pinocchio, Guillermo del Toro
Miglior film in lingua straniera: Argentina, 1985

Miglior serie drammatica: House of the dragon
Miglior serie comica: Abbott Elementary
Miglior miniserie: The White Lotus
Miglior attore in una serie drammatica: Kevin Costner, Yellowstone
Miglior attrice in una serie drammatica: Zendaya, Euphoria
Miglior attore in una serie comica: Jeremy Allen White, The Bear
Miglior attrice in una serie comica: Quinta Brunson, Abbott Elementary
Miglior attore in una miniserie: Evan Peters, Dahmer
Miglior attrice in una miniserie: Amanda Seyfried, The dropout
Migliore attore non protagonista in una serie, miniserie o film televisivo: Paul Walter Hauser, Black Bird
Migliore attrice non protagonista in una serie, miniserie o film televisivo: Jennifer Coolidge, The White Lotus

I Golden Globe, di per sé
Di recente, la giornalista di Vox Alissa Wilkinson ha scritto che «i Golden Globe sono famosi perché sono famosi, e li guardiamo perché sono in TV. Hanno assunto importanza perché se n’è sentito molto parlare e vengono discussi come se fossero importanti», oltre al fatto che si tengono prima delle nomination degli Oscar, e quindi c’è l’idea (non molto attinente alla realtà) che i vincitori dei Golden Globe influiscano sulle candidature per gli Oscar.

I Golden Globe da un paio d’anni stanno attraversando una crisi di credibilità, dopo che nel 2021 una serie di inchieste del New York Times e del Los Angeles Times aveva evidenziato diverse storture e problemi all’interno dell’HFPA, la controversa associazione della stampa straniera che in teoria è piccola e marginale, ma nella pratica è stata a lungo rilevantissima e influente grazie alla percepita importanza dei Golden Globe.

Per cercare di sopravvivere al danno di reputazione, in vista dell’edizione di quest’anno l’HFPA ha aggiunto 21 nuovi membri della giuria provenienti in larga parte da gruppi storicamente sottorappresentati e ha allargato le votazioni a 103 ulteriori persone che non fanno parte dell’HFPA. L’organizzazione ha anche vietato ai propri membri di accettare regali dagli studi di produzione e ha aperto un numero verde per permettere alle persone di segnalare problemi.