Il governo italiano ha indicato alla nave Ocean Viking di sbarcare ad Ancona, a circa 1.500 chilometri da dove ha soccorso 37 persone

(Gilles Bader/Le Pictorium Agency via ZUMA Press)
(Gilles Bader/Le Pictorium Agency via ZUMA Press)

Sabato il governo italiano ha indicato alla nave Ocean Viking, della ong SOS Méditerranée, di sbarcare ad Ancona, nelle Marche, a circa 1.500 chilometri da dove aveva da poco soccorso 37 persone. Lo ha fatto sapere la stessa SOS Méditerranée su Twitter aggiungendo che da domani le condizioni meteo sulla rotta peggioreranno, «esponendo i naufraghi a forti venti e mare mosso». SOS Méditerranée stima che per arrivare ad Ancona serviranno 4 giorni di navigazione. Per arrivare in Sicilia o Calabria dal Mediterraneo centrale invece è necessario un giorno circa di navigazione.

Ormai da qualche tempo il governo italiano guidato da Giorgia Meloni assegna i porti di sbarco alle navi delle ong che si occupano del salvataggio di migranti in mare molto lontano dall’area dove avvengono i naufragi delle imbarcazioni che cercano di raggiungere le coste italiane, di fatto rendendo più lunghe e costose le loro operazioni, per rendere il loro lavoro più difficile e scoraggiarle. Sabato pomeriggio anche alla Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere, è stato indicato di dirigersi verso Ancona poco dopo avere soccorso 73 persone.

Di recente l’attività delle ong è stata anche ostacolata da un decreto legge approvato a fine dicembre che ha introdotto nuove e più stringenti regole per il soccorso in mare.