Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso del sindaco di Piombino che chiedeva di sospendere l’installazione del rigassificatore nel porto della città

Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, durante una manifestazione contro il rigassificatore (ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)
Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, durante una manifestazione contro il rigassificatore (ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)

Giovedì il TAR (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio ha respinto il ricorso che a fine novembre il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, aveva presentato per chiedere di sospendere in via cautelare l’installazione del rigassificatore nel porto della città.

Il rigassificatore è una nave che serve a riportare allo stato gassoso il gas naturale liquefatto, in sigla GNL o LNG. L’autorizzazione a installarne uno a Piombino era stata firmata a fine ottobre dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che è anche commissario per il rigassificatore. L’installazione delle prime condotte che permetteranno di collegare la nave a terra era cominciata a inizio novembre, ma nel frattempo il sindaco di Piombino, contrario all’opera come la maggior parte degli abitanti, aveva presentato ricorso al TAR per fermare i lavori ed effettuare maggiori verifiche sulla sicurezza del progetto. Il TAR non ha però riscontrato nessun motivo urgente per sospendere i lavori, e ha quindi respinto il ricorso.