Un giudice peruviano ha stabilito che l’ex presidente Pedro Castillo resterà in custodia cautelare per 18 mesi

La polizia e un gruppo di sostenitori di Pedro Castillo durante un blocco stradale a Chao, giovedì 15 dicembre (AP Photo/ Hugo Curotto)
La polizia e un gruppo di sostenitori di Pedro Castillo durante un blocco stradale a Chao, giovedì 15 dicembre (AP Photo/ Hugo Curotto)

Giovedì un giudice peruviano ha stabilito che l’ex presidente del paese Pedro Castillo dovrà restare in custodia cautelare per 18 mesi, per i presunti reati di ribellione e cospirazione. Castillo, ex insegnante di sinistra di ispirazione marxista, era stato rimosso dal suo incarico e arrestato la settimana scorsa per aver cercato di sciogliere il Congresso, cioè il parlamento monocamerale peruviano. Il giudice ha stabilito la custodia cautelare in seguito alla decisione del Congresso di revocare l’immunità di cui godeva Castillo in virtù del suo ruolo: per i reati di cui è stato accusato rischia fino a dieci anni di carcere.

Castillo e i suoi avvocati si sono rifiutati di partecipare all’udienza in videoconferenza. Il difensore d’ufficio che ha rappresentato l’ex presidente ha fatto sapere che farà appello contro la decisione. Nel frattempo in questi giorni sono proseguite le grandi proteste e gli scioperi con cui migliaia di manifestanti hanno chiesto la liberazione di Castillo, le dimissioni della nuova presidente Dina Boluarte e la convocazione di nuove elezioni.

– Leggi anche: Che diamine è successo in Perù?