Le accuse di truffa contro l’imprenditore di criptovalute Sam Bankman-Fried

È stato arrestato alle Bahamas dopo il gravissimo scandalo finanziario che ha portato al fallimento della piattaforma FTX

Sam Bankman-Fried (Alex Wong/Getty Images)
Sam Bankman-Fried (Alex Wong/Getty Images)

Sam Bankman-Fried, fondatore ed ex amministratore delegato della piattaforma di scambio di criptovalute FTX, è stato arrestato alle Bahamas, dove risiede e dove ha sede la sua azienda, dopo che un tribunale statunitense aveva emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti. Bankman-Fried, che è cittadino americano, è accusato di avere usato i soldi depositati dai clienti di FTX per finanziare una sua attività separata (Alameda Research, che si occupa di trading finanziario), per fare generose donazioni politiche e per grossi acquisti immobiliari privati, perdendo in questo modo circa otto miliardi di dollari in investimenti e risparmi di migliaia di persone.

Bankman-Fried dovrà affrontare due procedimenti: il primo penale, da parte di un tribunale di New York, in cui sarà imputato per otto diverse accuse, tra cui frode telematica, riciclaggio di denaro e associazione a delinquere finalizzata alla frode. È accusato anche di aver versato contributi illegali per la campagna elettorale: ed è piuttosto notevole, visto che quest’anno era stato uno dei maggiori donatori nella politica americana. Sono capi di imputazione che hanno complessivamente una pena massima di 115 anni, e che secondo i giornali americani potrebbero portare più verosimilmente a una condanna ad alcuni decenni di detenzione.

L’altro processo che affronterà è quello da parte della Securities and Exchange Commission (SEC, l’agenzia governativa americana che si occupa di sorvegliare sull’operato delle borse), che martedì ha accusato Bankman-Fried di aver truffato i suoi investitori, cioè di aver raccolto finanziamenti per la sua azienda FTX facendo promesse false. In un comunicato, il presidente della SEC Gary Gensler ha detto: «Accusiamo Sam Bankman-Fried di aver costruito un castello di carte basato sull’inganno».

Dopo l’arresto da parte delle autorità delle Bahamas, ci si aspetta che Bankman-Fried venga estradato negli Stati Uniti (che con le Bahamas hanno un trattato di estradizione), ma non è sicuro che succeda: martedì, a poche ore dall’arresto, Bankman-Fried ha infatti dichiarato in un tribunale delle Bahamas di essere intenzionato a opporsi legalmente all’estradizione. Se questa intenzione fosse confermata, prima di ogni altra cosa si dovrà tenere probabilmente un’udienza alle Bahamas per decidere sull’estradizione.

Il caso di Bankman-Fried e di FTX, cominciato il mese scorso, è stato uno dei maggiori scandali di sempre nel mondo delle criptovalute, ed è stato paragonato, per la sua gravità e per gli effetti che ha avuto nel settore, al crollo della borsa di Wall Street nel 2008, che diede inizio alla grande crisi finanziaria di quegli anni.

Prima dello scandalo, FTX era una delle piattaforme di scambio di criptovalute più grandi e rispettate al mondo, e Bankman-Fried era ritenuto tra gli imprenditori più brillanti e lungimiranti del settore. Una piattaforma di criptovalute è un servizio che consente di comprare e vendere criptovalute e altri prodotti finanziari collegati.

A novembre però si era scoperto che FTX non era finanziariamente solida come si riteneva, e questo aveva provocato una crisi di fiducia nei confronti della piattaforma: moltissimi clienti avevano cercato di ritirare miliardi e miliardi di dollari di investimenti e risparmi detenuti in criptovalute. Ma FTX non aveva più i soldi dei depositi, perché Bankman-Fried li aveva usati per sostenere l’attività di una sua azienda separata, Alameda Research. L’ammanco totale in FTX ammonta a otto miliardi di dollari.

A quel punto, FTX ha dichiarato bancarotta. Non è chiaro se investitori e risparmiatori rivedranno mai i propri soldi. Il mercato delle criptovalute, peraltro, è fortemente deregolamentato (soprattutto in paesi come le Bahamas, dove FTX aveva la sua sede e dove Bankman-Fried aveva comprato appartamenti di lusso) ed è privo delle garanzie dei mercati e degli investimenti più tradizionali.

Bankman-Fried ha finora negato ogni responsabilità e ha detto che i problemi di FTX derivano da disattenzioni contabili e non da atti criminali.