Martedì gli Stati Uniti dovrebbero annunciare il primo esperimento di fusione nucleare con produzione netta di energia

Un'illustrazione che rappresenta il bersagliamento di un nucleo atomico da parte di raggi laser per raggiungere le condizioni necessarie alla fusione nucleare (Lawrence Livermore National Laboratory via AP)
Un'illustrazione che rappresenta il bersagliamento di un nucleo atomico da parte di raggi laser per raggiungere le condizioni necessarie alla fusione nucleare (Lawrence Livermore National Laboratory via AP)

Secondo diversi giornali internazionali, martedì il dipartimento dell’Energia del governo degli Stati Uniti annuncerà il risultato di un importante esperimento in cui gli scienziati sono riusciti per la prima volta a realizzare una fusione nucleare con una produzione netta di energia (che cioè genera più energia di quella necessaria per innescarla): sarebbe la prima volta e rappresenterebbe una svolta fondamentale nelle ricerche che riguardano la produzione di energia tramite la fusione nucleare, una tecnologia che un giorno potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui produciamo energia elettrica sulla Terra. I risultati dell’esperimento erano già stati anticipati domenica dal Financial Times.

Negli ultimi anni c’erano già stati esperimenti di fusione nucleare andati a buon fine, ma nessuno era mai riuscito a produrre più energia di quanta fosse necessaria per far funzionare i macchinari usati negli esperimenti (per questo si parla di “produzione netta” di energia). Il risultato è stato ottenuto dal Lawrence Livermore National Laboratory, in California.

La fusione nucleare è la stessa reazione attraverso la quale si crea energia sul Sole e che lo tiene acceso: è un processo difficilissimo da ricreare sulla Terra, ma che potrebbe portare a ottenere energia senza la produzione di emissioni di anidride carbonica, un obiettivo che i ricercatori inseguono dagli anni Cinquanta. A differenza della “fissione nucleare” – il processo già in uso nelle centrali nucleari per la produzione di energia termica, che produce scorie radioattive altamente pericolose – la fusione può ottenere grandi quantità di energia con scorie trascurabili. Anche se, come sembra, il risultato sarà confermato, una produzione di energia stabile attraverso la fusione nucleare potrebbe essere lontana ancora decenni.

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