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  • Martedì 6 dicembre 2022

E la Serie A intanto cosa fa?

Tra indagini e dimissioni eclatanti, le squadre si stanno allenando in vista di una ripresa con tante incognite

Jose Mourinho in tournée con la Roma in Giappone (AP Photo/Shuji Kajiyama)
Jose Mourinho in tournée con la Roma in Giappone (AP Photo/Shuji Kajiyama)
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Il campionato in cui si è formata la maggior parte dei giocatori che hanno partecipato o stanno ancora partecipando ai Mondiali di calcio in Qatar è la Bundesliga tedesca: 99 giocatori di 25 nazionali diverse hanno giocato lì per la maggior parte delle loro carriere da professionisti prima di compiere 23 anni. Dopo la Bundesliga ci sono gli altri tre grandi campionati europei: la Liga spagnola, la Premier League inglese e la Ligue 1 francese.

In questa classifica del CIES la posizione del campionato italiano è molto influenzata dal fatto che l’Italia a questi Mondiali non c’è. La Serie A è soltanto l’ottavo campionato più rappresentato in questo senso, con 63 giocatori cresciuti tra 19 nazionali diverse: meno della seconda divisione inglese, appena più del campionato messicano.

Con l’Italia ai Mondiali la Serie A — un campionato in cui i giocatori stranieri sono il 62,2 per cento — sarebbe potuta essere però la terza o anche la seconda lega nazionale più rappresentata, in termini assoluti, per giocatori convocati. Invece è la quarta, con 68 giocatori. E proprio questo dato potrebbe decidere la stagione alla ripresa del campionato dopo 55 giorni di interruzione. Ci sono infatti squadre di Serie A come Empoli, Lecce e Monza che non hanno avuto nessun convocato ai Mondiali, e che quindi, dopo una sosta di qualche giorno, hanno ripreso da tempo ad allenarsi normalmente in gruppo.

Simone Inzaghi (Spada/LaPresse)

I vantaggi maggiori potrebbero ricadere sulle squadre di alta classifica che competono con le grandi, che in queste settimane sono state private di numerosi giocatori. La Juventus ha avuto 11 convocati, Inter e Milan 7, il Napoli 5. La Lazio, invece, è quarta in campionato e ha avuto solo due giocatori convocati ai Mondiali; Atalanta, Fiorentina e Roma quattro, l’Udinese appena uno, e gran parte di questi hanno concluso i Mondiali ai gironi. In fondo alla classifica, invece, le assenze potrebbero complicare ulteriormente le cose per chi, come il Verona, oltre a essere già in grosse difficoltà ha avuto quattro convocati fra i suoi titolari.

Molte squadre di Serie A trascorreranno un periodo di preparazione atletica all’estero, in paesi più caldi dove il clima permette di lavorare meglio. L’Inter a Malta, il Milan a Dubai, il Napoli in Turchia con Salernitana e Sampdoria, il Sassuolo in Spagna come anche Spezia e Torino. La Roma invece è stata in tournée in Giappone mentre le altre squadre riposavano, e andrà in Portogallo a metà dicembre. Altre ancora come Juventus, Atalanta, Fiorentina e Lazio resteranno invece nei rispettivi centri sportivi e si sposteranno soltanto per giocare le amichevoli di preparazione.

I piani invernali della Juventus coincidono con il periodo particolarmente agitato che sta passando a livello dirigenziale. Andrea Agnelli, presidente da dodici anni, e il resto del consiglio d’amministrazione si sono infatti dimessi in concomitanza con il rinvio a giudizio richiesto nei loro confronti dalla procura di Torino nell’ambito dell’indagine sulle cosiddette “plusvalenze false” e su altre presunte irregolarità nei bilanci societari degli ultimi anni. Tra i dimissionari c’è l’ex vice presidente Pavel Nedved, ma non l’attuale direttore sportivo Federico Cherubini, che continua a lavorare insieme all’allenatore, Massimiliano Allegri.

Massimiliano Allegri (Fabio Ferrari/LaPresse)

A inizio stagione, prima di essere esonerato con il Bologna, Sinisa Mihajlović aveva parlato della sosta invernale inedita per la Serie A, dicendo che non sarebbe stato molto diverso da quando giocava in Jugoslavia. Alcuni campionati infatti, specialmente quelli dell’Est e del Nord Europa – dove gli inverni sono più rigidi – sono ancora soliti fermarsi per lunghe pause invernali. E durante queste soste devono riprendere la preparazione atletica fatta in estate: a maggior ragione in questa stagione, con i campionati che finiranno a giugno e le coppe europee qualche giorno dopo ancora.

Così come succede durante le preparazioni estive, quindi, le squadre di Serie A hanno programmato una lunga serie di amichevoli invernali. Il Milan giocherà, tra le altre, contro Liverpool e Arsenal. L’Inter contro Salisburgo, Betis Siviglia e Sassuolo. Il Napoli si preparerà contro Crystal Palace e Villarreal, la Juventus contro Arsenal e Barcellona, l’Atalanta giocherà contro l’Eintracht Francoforte, prossima avversaria del Napoli in Champions League.

La prima giornata di Serie A dopo questa pausa si giocherà mercoledì 4 gennaio. Chi invece non si è fermato sono i campionati minori. La Serie B ha fatto una piccola pausa dal 13 al 26 novembre e da allora ha già giocato due giornate di campionato. Tra le sue squadre ci sono stati tre convocati: Walid Cheddira del Bari, Kamil Glik del Benevento e Fran Karačić del Brescia. Fino a Natale giocherà altri quattro turni approfittando del momento per cercare di ritagliarsi qualche spazio in più in termini di visibilità. Così stanno facendo anche la Serie C, che ha mantenuto invariati i suoi calendari, e la Serie A femminile, che nell’ultimo weekend ha disputato l’undicesima giornata.

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