Lorenzo Guerini è il nuovo presidente del Copasir

È un ruolo importante in un organo parlamentare altrettanto importante e che l'ex ministro della Difesa, del Pd, ha già svolto

Il deputato del PD Lorenzo Guerini alla Camera, Roma, 1 dicembre 2022 (ANSA/ETTORE FERRARI)
Il deputato del PD Lorenzo Guerini alla Camera, Roma, 1 dicembre 2022 (ANSA/ETTORE FERRARI)
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Lorenzo Guerini, ex ministro della Difesa, del Partito Democratico, è stato eletto presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. È un ruolo importante in un organo parlamentare altrettanto importante, e secondo la legge spetta a un esponente dell’opposizione. Guerini conosce bene il Copasir e le sue competenze, avendolo già presieduto. L’ultimo presidente era stato invece Adolfo Urso, di Fratelli d’Italia, ora ministro dello Sviluppo economico.

L’elezione del nuovo presidente del Copasir si sarebbe dovuta svolgere la scorsa settimana, ma la riunione era stata rimandata. Alcuni giornali avevano spiegato che l’opposizione non era riuscita a trovare un accordo, altri avevano invece dato rilevanza ai dissidi interni alla maggioranza sul nome del vice presidente. Alla fine in quel ruolo è stato eletto Giovanni Donzelli, di Fratelli d’Italia, considerato molto vicino a Giorgia Meloni.

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Il Copasir esiste dal 2007, anno in cui l’assetto dell’intelligence italiana fu profondamente riformato. Oggi infatti il sistema dei servizi segreti civili e militari è di competenza del presidente del Consiglio o di un’autorità delegata, mentre prima erano affidati a due ministeri, Interno e Difesa. I compiti del Copasir, che non fa parte di questo sistema, consistono nel controllare dall’esterno le attività dei servizi di intelligence e di verificare che siano svolte nel rispetto delle leggi e nell’interesse della nazione.

Il presidente viene eletto a scrutinio segreto dai componenti dell’organo, che sono 5 deputati e 5 senatori scelti per riflettere in modo proporzionale le forze di maggioranza e quelle di opposizione. Per svolgere la sua funzione di controllo, il Copasir ha ampi spazi di manovra: può acquisire informazioni e documenti sia dai servizi segreti stessi che dai magistrati, e può chiedere di ascoltare singoli funzionari o politici che in qualche modo hanno a che fare con l’intelligence, a partire dal presidente del Consiglio e dai ministri competenti.

Guerini ha 56 anni ed è nato a Lodi, città di cui è stato sindaco dal 2005 al 2012. Iscritto inizialmente alla Democrazia Cristiana, è entrato nel PD tramite la Margherita ed è stato a lungo uno dei principali dirigenti della corrente del partito guidata da Matteo Renzi, ma non lo ha seguito quando ha lasciato il partito, nel 2019. Guerini è stato ministro della Difesa nel secondo governo di Giuseppe Conte e poi nel governo guidato da Mario Draghi. Ha già presieduto il Copasir tra il 2018 e il 2019.