In Sicilia la maggioranza di destra si è già divisa

I consiglieri eletti con Forza Italia hanno formato due gruppi, uno che sostiene il presidente Schifani e uno vicino a Micciché

Il presidente della Sicilia Renato Schifani (Alberto Lo Bianco/LaPresse)
Il presidente della Sicilia Renato Schifani (Alberto Lo Bianco/LaPresse)
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Sono passati circa due mesi da quando Renato Schifani è stato eletto presidente della Sicilia, e la coalizione di destra che lo sostiene ha già perso la maggioranza nell’Assemblea Regionale Siciliana, il parlamento regionale.

Dopo settimane di trattative, mercoledì 16 novembre Schifani ha presentato i componenti della sua giunta, con i vari assessorati spartiti tra le forze della coalizione: Forza Italia (di cui Schifani fa parte), Fratelli d’Italia e Lega. Nessun assessorato è andato però al presidente uscente dell’ARS, nonché coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché, né a politici considerati a lui vicini. Il fatto che a Micciché non sia stato attribuito nessun incarico ha creato una divisione dentro la coalizione, che si è concretizzata al momento della votazione dei due vicepresidenti dell’ARS.

I consiglieri regionali che appoggiano la coalizione di destra sono 40 su 70, ma prima della votazione di mercoledì si sono divisi. Sono stati infatti costituiti due gruppi diversi che rivendicano il simbolo e il nome di Forza Italia: uno facente capo a Micciché, di cui fanno parte 5 consiglieri, e un altro che sostiene Schifani con 9 consiglieri. Sono stati registrati rispettivamente come “Forza Italia 2” e “Forza Italia 1”, una scelta che il presidente dell’ARS Gaetano Galvagno ha definito provvisoria, dato che non possono coesistere due gruppi con lo stesso nome.

La divisione ha avuto la sua principale conseguenza mercoledì pomeriggio quando, al momento della votazione dei vicepresidenti, il più votato è risultato un consigliere dell’opposizione, Nuccio Di Paola del Movimento 5 Stelle, a cui sono andati 35 voti su 68 (due consiglieri di “Forza Italia 2” erano assenti). La candidata della destra, Luisa Lantieri di “Forza Italia 1”, è stata eletta come seconda vicepresidente, ma con meno voti, soltanto 32.

Di fatto quindi da mercoledì la destra non ha più la maggioranza nell’ARS, e nei prossimi giorni Schifani dovrà evidentemente provare a ricomporre le divisioni dentro Forza Italia, oppure a formare una nuova maggioranza coinvolgendo consiglieri attualmente all’opposizione: potrebbe cercare di trovare sostegno nel partito dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, leader del partito Sud chiama Nord, che ha eletto all’ARS 8 consiglieri.

Nei giorni scorsi De Luca aveva criticato molto duramente la composizione della giunta di Schifani, definendola una «giunta al ribasso». Ma Schifani ha fatto sapere che proverà a convincere De Luca del contrario: «Prima di parlare di “grande delusione” e di “giunta al ribasso” ritengo che il mio governo vada giustamente messo alla prova senza pregiudizi. Personalmente svolgerò un attento e rigoroso ruolo di coordinamento e di stimolo nei confronti della mia squadra di governo che gode della mia fiducia. Con l’onorevole Cateno De Luca avremo modo di incontrarci e di confrontarci fattivamente sui problemi della Sicilia. Attendiamo prima di giudicare».