L’endorsement di Elon Musk al Partito Repubblicano

Per il nuovo capo di Twitter è meglio se l'orientamento politico del Congresso americano è diverso da quello della presidenza

Il riflesso della sede del Congresso, a Washington, negli Stati Uniti, il 7 novembre 2022 (AP Photo/J. Scott Applewhite, LaPresse)
Il riflesso della sede del Congresso, a Washington, negli Stati Uniti, il 7 novembre 2022 (AP Photo/J. Scott Applewhite, LaPresse)

Negli Stati Uniti è la vigilia delle cosiddette elezioni di metà mandato, in cui saranno rinnovati tutti i seggi della Camera dei Rappresentanti e un terzo di quelli del Senato, oltre a numerose cariche locali. Il “mandato” a metà è quello del presidente: il presidente Democratico Joe Biden è in carica dall’inizio del 2021 e lo rimarrà fino all’inizio del 2025. In vista del voto Elon Musk, nuovo proprietario di Twitter, ha usato il social network per fare un endorsement al Partito Repubblicano, per cui da qualche tempo simpatizza in maniera piuttosto esplicita:

Agli elettori che pensano in modo indipendente: la condivisione del potere riduce gli eccessi peggiori di entrambi i partiti, quindi consiglio di votare per un Congresso Repubblicano, dato che la Presidenza è Democratica.

Il risultato delle elezioni di metà mandato potrebbe cambiare gli attuali equilibri della politica americana. Attualmente i Democratici hanno il controllo della Camera. Al Senato sono in parità con i Repubblicani, con 50 senatori a testa, ma hanno formalmente la maggioranza perché la vicepresidente Kamala Harris ha diritto di voto, in caso di pareggio. Secondo i sondaggi è probabile che i Repubblicani conquisteranno il controllo della Camera, mentre per il Senato le cose sono più incerte.

In passato Musk aveva detto di essere stato un elettore di centrosinistra e in quanto tale di aver «fortemente sostenuto la presidenza di Obama» ma che poi nel giro di una decina d’anni si era ritrovato politicamente a destra a causa delle posizioni «estremiste» adottate a suo dire dal Partito Democratico.