Letizia Moratti si è dimessa da vicepresidente e assessora al Welfare della Lombardia

(ANSA/MATTEO CORNER)
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Letizia Moratti ha annunciato di essersi dimessa da vicepresidente e assessora al Welfare della Regione Lombardia. Moratti era entrata nel governo regionale, guidato dal leghista Attilio Fontana, nel gennaio del 2021: aveva preso il posto che era stato di Giulio Gallera, come lei di Forza Italia, che nei mesi precedenti era stato molto criticato per la sua gestione della crisi provocata dall’epidemia da coronavirus, definita da molti confusionaria e poco efficace. Al posto di Moratti all’assessorato al Welfare è stato nominato Guido Bertolaso, che dal febbraio del 2021 al marzo del 2022 era stato consulente della regione per l’attuazione e il coordinamento del piano vaccinale contro il COVID-19.

Moratti, che tra il 2006 e il 2011 era stata sindaca di Milano, ha spiegato le dimissioni in una nota in cui ha criticato duramente l’operato di Fontana, ma anche le decisioni del nuovo governo di Giorgia Meloni sulle questioni sanitarie. Ha definito le sue dimissioni «un forte segnale rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell’azione di questa Amministrazione, che a mio avviso non risponde più all’interesse dei cittadini lombardi».

Ha poi aggiunto che «da una parte prendo positivamente atto che la linea da me stabilita per i cittadini lombardi è stata quella di seguire il parere degli esperti della Cabina di Regia lombarda che ho attivato sull’obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa. Dall’altra, registro con preoccupazione la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull’importanza dei vaccini».

In questo passaggio Moratti si riferisce a uno dei primi provvedimenti decisi dal governo Meloni nel suo primo Consiglio dei ministri di lunedì, che prevede la fine dell’obbligo di vaccino per il personale delle strutture sanitarie (obbligo che in origine sarebbe dovuto scadere il 31 dicembre e che con il nuovo provvedimento del governo è scaduto il 31 ottobre).

Nelle scorse settimane si era parlato molto di Moratti come possibile ministra della Salute nel nuovo governo Meloni, incarico che però è stato affidato alla fine a Orazio Schillaci, rettore dell’Università Tor Vergata dal 2019 e docente ordinario di medicina nucleare. Da settimane, inoltre, di Moratti si discute molto come di una possibile candidata presidente alle elezioni regionali che si terranno in Lombardia nel 2023: il suo nome è sostenuto da Forza Italia mentre la Lega vorrebbe ricandidare Fontana.