La Russia ha bombardato diverse città ucraine, colpendo anche infrastrutture civili

Un gruppo di persone che si rifugia dentro una stazione della metro durante le esplosioni di questa mattina a Kiev (EPA/ANDRII NESTERENKO)
Un gruppo di persone che si rifugia dentro una stazione della metro durante le esplosioni di questa mattina a Kiev (EPA/ANDRII NESTERENKO)

Lunedì mattina la Russia ha attaccato con decine di missili diverse città ucraine, tra cui la capitale Kiev, secondo quanto riferiscono le autorità ucraine. Gli obiettivi dei bombardamenti russi sembrano essere ancora civili, come già successo molte volte nelle ultime settimane: in diverse città sono stati segnalati danni a infrastrutture che forniscono elettricità e acqua alla popolazione.

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha detto che nella capitale è stata danneggiata un’infrastruttura energetica che serviva 350mila appartamenti. Anche le autorità di Kharkiv, nel nord-est del paese, hanno segnalato bombardamenti che hanno colpito simili infrastrutture. Ci sono state esplosioni anche in altre zone dell’Ucraina: nella regione di Leopoli a ovest, in quella di Vinnytsia nella zona centrale e a sud-est nelle regioni di Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia. Non è chiaro se i bombardamenti siano ancora in corso, ma per il momento le autorità stanno dicendo alla popolazione di trovare riparo e rimanere al sicuro. Il governatore della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba, ha detto che è stato accertato un morto causato dai bombardamenti.

Negli ultimi giorni ci sono stati diversi attacchi con droni alla flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, in Crimea, la penisola nel sud dell’Ucraina annessa illegalmente dalla Russia nel 2014. La Russia ha incolpato l’Ucraina, che invece non ha commentato gli attacchi. In risposta, la Russia ha anche deciso di bloccare le esportazioni dei cereali ucraini dai porti sul mar Nero, ritirandosi dall’accordo che le permetteva, firmato dai due paesi lo scorso 22 luglio.