C’è stato un nuovo attacco a una base russa in Crimea

Il porto di Sebastopoli (MAXAR TECHNOLOGIES)
Il porto di Sebastopoli (MAXAR TECHNOLOGIES)

Sabato mattina c’è stato un nuovo attacco a una base russa in Crimea: è stato compiuto con droni e ha colpito il quartier generale della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli.

Mikhail Razvozhayev, governatore russo di Sebastopoli, ha scritto su Telegram: «Sono al quartier generale della flotta in questo momento. Un drone ha colpito il tetto 25 minuti fa. Non ci sono né morti né feriti». Alcuni video condivisi su Twitter mostrano del fumo levarsi dall’edificio del quartier generale.
Razvozhayev ha attribuito esplicitamente all’Ucraina la responsabilità dell’attacco, e poco dopo ha fatto sapere che un drone è stato abbattuto.

Da quando fu annessa con un referendum considerato illegittimo da molti governi, la penisola di Crimea è rimasta sotto il controllo russo, che l’ha usata come base militare, porto sicuro per le sue navi, e anche come strumento di propaganda: in passato Putin ha definito questa penisola una «terra sacra», «il centro dell’unità spirituale [della Russia]» e «la base della nazione russa e di uno stato russo integrale e centralizzato». Dalla Crimea, poi, sono partiti alcuni degli aerei da guerra con cui la Russia ha bombardato l’Ucraina, e in Crimea erano attraccate alcune delle navi da cui sono stati lanciati razzi contro civili ucraini.
Nell’ultima settimana, però, in Crimea ci sono state diverse esplosioni in almeno altre due basi russe, in quella che alcuni osservatori segnalano come un’evoluzione molto significativa della guerra in corso.