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  • Lunedì 31 ottobre 2022

Il crollo di un ponte pedonale in India

È successo a Morbi, nella parte occidentale del paese: almeno 140 persone sono morte, molte altre risultano ancora disperse

(AP Photo/ Ajit Solanki)
(AP Photo/ Ajit Solanki)
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Domenica più di 140 persone sono morte a causa del crollo di un ponte pedonale sospeso sul fiume Machchhu, vicino alla città indiana di Morbi, nello stato centro-occidentale del Gujarat. Secondo molte testimonianze, al momento del crollo sul ponte c’erano circa 400 persone, che lo stavano attraversando per la celebrazione di un rito religioso: almeno 177 sono state soccorse, ma ce ne sono altre che risultano ancora disperse. Il ponte era stato inaugurato nel 1879 durante la dominazione britannica, era conosciuto come “Julto pul” ed era considerato un’attrazione turistica: era stato riaperto il 26 ottobre dopo circa sei mesi di lavori di restauro.

Domenica con le primissime ricostruzioni dell’incidente si era parlato di alcune decine di morti, ma adesso secondo le fonti della tv indiana NDTV le persone morte sarebbero almeno 141. Un soccorritore intervistato da NDTV ha detto che fra i morti ci sono anche «molti bambini piccoli».

Le cause del crollo del ponte, che era lungo 230 metri e largo 1,25, non sono note: il governo statale ha aperto un’indagine. Lunedì pomeriggio, citando fonti della polizia, il Times of India ha scritto che sono state arrestate nove persone accusate di essere coinvolte nell’incidente, tra cui alcuni funzionari della società che aveva gestito i lavori di ristrutturazione (Oreva), quelli di aziende a cui erano state appaltate le opere e tre addetti alla sicurezza che avevano il compito di controllare l’afflusso di persone.

Nel frattempo stanno proseguendo le operazioni di soccorso per cercare le persone disperse, che tuttavia sono state complicate dalla scarsa visibilità nelle ore serali. Per aiutare nei soccorsi sono arrivate sul posto alcune squadre dell’esercito, della marina, dell’aeronautica militare e della guardia costiera indiana. Stanno dando una mano anche 200 volontari della zona.

Quello di domenica non è il primo disastro collegato al fiume Machchhu a Morbi. Nell’agosto del 1979 una diga in terra battuta che era stata costruita pochi anni prima collassò a causa delle abbondanti piogge e provocò un’enorme inondazione che sommerse la città, dove allora abitavano circa 60mila persone: secondo i dati ufficiali, i morti furono circa mille, ma in base ad altre stime sarebbero stati fino a 25mila.