Il profilo di Pornhub su Instagram è stato disattivato definitivamente

(AP Photo/John Locher)
(AP Photo/John Locher)

Meta, l’azienda a cui appartengono Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato che il profilo Instagram del sito di video pornografici Pornhub è stato disabilitato in modo permanente «in seguito a ripetute violazioni delle nostre politiche». Non è chiaro il motivo per cui, dopo dieci anni, l’azienda abbia preso questa decisione proprio ora. Già da alcune settimane il profilo di Pornhub non era più accessibile sulla piattaforma, ma Pornhub era convinto che si trattasse soltanto di un blocco temporaneo, come quelli a cui tantissime persone che per lavoro hanno a che fare con il sesso vengono sottoposte di frequente su Instagram.

Sul social network, Pornhub non pubblicava contenuti pornografici, ma soltanto foto o video di alcune delle persone che si possono trovare sulla sua piattaforma in intimo o in costume da bagno, per invogliare gli utenti ad andarle a cercare direttamente sul sito.

Da anni, Instagram viene accusato di applicare in modo iniquo e incoerente i propri termini d’uso che vietano i contenuti per adulti, la nudità e l’adescamento sessuale, per esempio da modelle e sex worker, ma anche da persone che si occupano di educazione sessuale e negozi di sex toys o biancheria intima. Le stesse accuse sono state formulate anche in una lettera aperta rivolta a Meta e firmata da 63 pornostar, artisti, modelli e associazioni che Pornhub ha pubblicato dopo l’annuncio del provvedimento.

Al suo interno, gli autori chiedono a Meta di fare chiarezza sul motivo per cui i loro account vengono puniti spesso da Instagram sebbene i sex worker siano generalmente molto attenti a non pubblicare foto che violino apertamente le regole della piattaforma, mentre celebrità come Kim Kardashian pubblicano spesso foto molto più spinte senza ripercussioni. «Siamo contenti di vedere che Kim e il suo team creativo siano liberi di condividere il proprio lavoro sulla piattaforma, ma ci chiediamo perché a noi sia negato lo stesso trattamento», si legge. «Perché le foto di Kim continuano ad accumulare “Mi piace” e fare notizia, mentre i membri della comunità dell’intrattenimento per adulti corrono il rischio costante di essere espulsi se Instagram decide che i nostri pantaloni sono un po’ troppo stretti per i suoi arbitrari standard».

Pornhub stessa, però, negli ultimi anni sta avendo problemi di moderazione dei contenuti sulla propria piattaforma. A giugno, un reportage del New Yorker aveva raccontato le storie di diverse donne che hanno trovato su Pornhub video di sé in situazioni di intimità caricate da ex partner contro il loro consenso, sottolineando come l’azienda ci metta spesso molto tempo a rispondere alle richieste di chi vuole che i contenuti che li ritraggono vengano rimossi.