I soccorritori nei pressi della scuola (AP Photo)
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La strage nella scuola di Izhevsk, in Russia

Un uomo ha ucciso a colpi di pistola almeno 15 persone, tra cui 11 bambini, e poi si è ucciso

I soccorritori nei pressi della scuola (AP Photo)
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Lunedì mattina un uomo ha fatto irruzione in una scuola della città russa di Izhevsk, capitale della regione dell’Udmurtia, e ha ucciso a colpi d’arma da fuoco 15 persone, tra cui 11 bambini: ci sono anche 24 feriti, per la maggior parte bambini, che sono stati soccorsi e portati in ospedale. Alcuni di loro sono in terapia intensiva.

La polizia, che è intervenuta pochi minuti dopo le prime segnalazioni degli spari, ha fatto sapere che l’assalitore si è ucciso prima che i soccorritori arrivassero sul posto. Gli investigatori hanno detto che si chiamava Artem Kazantsev, che aveva 34 d’anni e che in passato aveva studiato presso quella scuola (dove ci sono elementari e medie).

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Kazantsev aveva con sé due pistole, e al momento dell’irruzione indossava un passamontagna nero e una t-shirt nera con disegnata una svastica rossa. Al momento gli investigatori non hanno avanzato ipotesi sul movente della strage.

Negli ultimi anni ci sono state diverse stragi come questa in scuole russe: nel maggio dello scorso anno un ragazzo aveva ucciso sette bambini e due adulti in una scuola di Kazan, nella regione russa del Tatarstan; più di recente, lo scorso aprile, un uomo era entrato in un asilo della città di Veshkayma, nella regione di Ulyanovsk, e aveva ucciso due bambini e un insegnante, prima di suicidarsi.