• Cit
  • Giovedì 8 settembre 2022

“The queen is dead”, la canzone degli Smiths

È cambiato il mondo o noi?

Un ragazzo scrive «The queen is dead» su un muro nel video della canzone degli Smiths girato da Derek Jarman
Un ragazzo scrive «The queen is dead» su un muro nel video della canzone degli Smiths girato da Derek Jarman
Caricamento player

Oh, has the world changed, or have I changed?
Oh, has the world changed, or have I changed?

Oh, è cambiato il mondo, o sono cambiato io?
Oh, è cambiato il mondo, o sono cambiato io?

Inizia così la terza strofa di The queen is dead (letteralmente “La regina è morta”), una canzone degli Smiths uscita nel 1986 insieme all’omonimo disco, il terzo della band di Manchester che ebbe straordinari successo e culto – in gran parte rimasto – negli anni Ottanta. La canzone è di nuovo molto citata nelle ore della reale morte della regina Elisabetta II. Le parole della canzone sono sarcastiche e dissacranti nei confronti della monarchia, della regina Elisabetta II e di suo figlio Carlo, allora solo principe, e sono l’esempio più famoso dei testi antimonarchici scritti da Morrissey, il cantante della band (la musica è invece del chitarrista Johnny Marr): il quale ha poi però spiegato che il termine queen era inteso con diversi doppi sensi, anche allusivi a se stesso. All’inizio si sente una parte di Take Me Back to Dear Old Blighty, una canzone patriottica del 1916 molto popolare durante e dopo la Prima guerra mondiale (nonché oggi sigla del podcast del Post Tienimi Bordone): parla di un soldato al fronte che sente nostalgia di casa e dell’Old Blighty, un’espressione usata per riferirsi alla Gran Bretagna.
Il titolo di The queen is dead è a sua volta una citazione che Morrissey trasse dal libro Ultima fermata a Brooklyn dello scrittore americano Hubert Selby jr..

– Leggi anche: Una canzone degli Smiths