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  • Giovedì 8 settembre 2022

Lo scacchista che ha battuto Magnus Carlsen ha barato?

Il campione del mondo si è ritirato da un torneo dopo aver perso contro il 19enne Hans Niemann, tra grosse polemiche e sospetti

Magnus Carlsen (Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
Magnus Carlsen (Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
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Nel mondo degli scacchi si sta discutendo molto di una partita che si è tenuta lunedì in un importante torneo, la Sinquefield Cup, che si svolge ogni anno a St. Louis, nel Missouri. La partita in questione è quella tra lo statunitense Hans Niemann, uno scacchista 19enne in rapida ascesa, entrato da qualche mese nei primi 100 del ranking mondiale, e il norvegese campione del mondo in carica Magnus Carlsen, considerato uno dei più forti di tutti i tempi.

Carlsen, che ha 31 anni ed è campione del mondo ininterrottamente dal 2013, ha perso in maniera netta e decisamente inaspettata, interrompendo una striscia di imbattibilità che durava da 53 partite consecutive. Poco dopo si è ritirato dal torneo in un modo piuttosto polemico, che ha alimentato le speculazioni sul fatto che il suo avversario possa aver barato per vincere la partita: lo ha comunicato in un tweet senza commenti espliciti, ma in cui ha condiviso una vecchia intervista dell’allenatore di calcio José Mourinho che dice «se parlo, finisco in grossi guai. Grossi, grossi guai».

Il torneo non è a eliminazione diretta, ma prevede un girone con diversi incontri tra tutti i partecipanti, per questo Carlsen ha potuto ritirarsi. È comunque molto inusuale che avvenga in un torneo di questo livello, se non per ragioni di salute: il sito specializzato Chess.com lo ha definito «praticamente senza precedenti» in questo genere di competizioni (c’è un precedente, ma avvenuto in una situazione molto diversa) ed è anche la prima volta per Carlsen.

Diversi scacchisti e addetti ai lavori hanno detto più o meno esplicitamente di credere alla possibilità che Niemann abbia barato, anche se nessuno ha parlato di come possa esserci riuscito. Altri invece hanno sostenuto che a questi livelli non sia possibile barare e che le polemiche siano nate semplicemente per l’eccezionalità della vittoria di Niemann.

Il primo a ipotizzare che Carlsen si sia ritirato perché sospetta che il suo avversario abbia barato è stato lo scacchista statunitense Hikaru Nakamura, tra i migliori al mondo nelle cosiddette “partite lampo”, che è sembrato disposto a credere a questa versione, dicendo che Carlsen non si sarebbe mai ritirato senza una buona ragione: «Non lo farebbe se non credesse fermamente che Hans stia imbrogliando», ha detto, pur ribadendo che «non ci sono prove, nessuno sa qual è la verità».

– Leggi anche: Lo scacchista più seguito su internet

Poco dopo il ritiro di Carlsen, sempre lunedì, gli organizzatori del torneo hanno annunciato l’introduzione di ulteriori precauzioni “anti-imbroglio”, tra cui un ritardo di 15 minuti nella trasmissione della partita e un aumento dei controlli sulle radiofrequenze, per scovare eventuali suggeritori. Non ci sono stati commenti ufficiali però sulle ragioni per cui sono state introdotte le regole, né sui motivi del ritiro di Carlsen.

Nakamura ha anche fatto notare che Niemann in passato fu scoperto a barare negli scacchi online su Chess.com – che oltre a essere un sito che condivide notizie e informazioni sugli scacchi è anche un forum frequentatissimo dai professionisti e la principale piattaforma per il gioco online – e fu poi bannato dal sito. Nakamura ne ha parlato con estrema certezza, avendo lui stesso estese collaborazioni con il sito, il cui capo però si è rifiutato di commentare la vicenda.

Anche un altro Gran maestro (il riconoscimento più importante per uno scacchista) statunitense, Andrew Tang, è sembrato avallare la possibilità che ci sia stato un imbroglio, dicendo di aver «smesso di parlare con Hans per quella storia di Chess.com».

Hans Niemann da parte sua si era mostrato piuttosto spavaldo subito dopo la vittoria, e aveva commentato: «Dev’essere imbarazzante per il campione del mondo perdere contro di me. Mi sento male per lui!». Poi aveva spiegato di essere riuscito a vincere un po’ per caso, perché proprio quella mattina si era preparato ad affrontare un’apertura di Carlsen molto improbabile, la g3 Nimzo-Indian (quella che poi Carlsen ha usato in partita), che secondo Niemann era già stata usata dal campione norvegese in una partita del 2018 a Londra contro il filippino Wesley So.

Chess.com però ha scritto che quella partita non c’è mai stata, che Carlsen non ha mai giocato quell’apertura in una partita classica e che Niemann potrebbe essersi confuso con una partita lampo disputata nel 2019 a Calcutta, l’unica in cui Carlsen usò quell’apertura, secondo le ricerche del sito.

Inizialmente Niemann aveva detto di non immaginare il motivo del ritiro di Carlsen, ma si era detto contento che almeno fosse avvenuto dopo la loro partita, perché in questo modo era riuscito a batterlo. Poi aveva ammesso una certa inquietudine nei confronti di questa storia, ancora senza commentare direttamente le accuse di imbroglio, ma dicendo di aver pareggiato la partita successiva, lunedì sera, perché non riusciva a concentrarsi e a pensare ad altro.

Dopo due giorni di molte speculazioni sui social network e nei forum di discussione dedicati agli scacchi, Niemann ha infine deciso di difendersi ufficialmente dalle accuse in un’intervista con il commentatore della Sinquefield Cup: ha ammesso di aver barato in passato nel gioco online, una volta quando aveva 12 anni e un’altra quando ne aveva 16 (3 anni fa), ma ha detto di non aver mai barato nel gioco dal vivo e in un torneo con un montepremi in denaro.

Nell’intervista Niemann è apparso emotivamente molto colpito dalle accuse e ha detto di aver ricevuto «migliaia di messaggi» di minacce e di attacchi «senza alcuna prova». Poi ha sottolineato la disparità del confronto che sta affrontando, visto il peso dei suoi accusatori: «Non lascerò che Chess.com, Magnus Carlsen e Hikaru Nakamura, probabilmente le tre più importanti entità degli scacchi, diffamino la mia reputazione».

È molto difficile provare un imbroglio negli scacchi sulla scacchiera fisica, e in generale è difficile imbrogliare quando si gioca dal vivo, come ha fatto notare un altro Gran maestro, Jacob Aagaard, che è stato anche allenatore di Niemann: «È stato accertato che Hans abbia barato online a un certo punto. Questa però è semplicemente un’altra cosa». Levon Aronian, altro Gran maestro, ha detto che una situazione del genere «succede spesso quando i giocatori giovani giocano molto bene, ci sono sempre accuse contro di loro».

Lo scacchista israeliano Emil Sutovsky, che è direttore generale della FIDE (la federazione internazionale degli scacchi), dopo la partita non ha voluto commentare le ragioni del ritiro di Carlsen. Si è complimentato con Niemann per la vittoria e poi ha fatto notare che Carlsen non si era mai ritirato da un torneo, comunque stesse andando, e che quindi «avrà un motivo convincente, o almeno crede di averlo», aggiungendo di aspettarsi un commento almeno da parte del direttore del torneo.

Il giorno dopo Sutovsky ha scritto che Niemann «non è stato convincente» nell’analisi della partita (quella che si fa solitamente nelle interviste), cioè che non abbia spiegato abbastanza bene come abbia fatto a vincere. Lo ha però parzialmente giustificato, dicendo che capita a diversi giocatori di perdere la concentrazione dopo le partite.