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  • Lunedì 29 agosto 2022

La storia di presunte minacce ed estorsioni a Paul Pogba

Una banda organizzata di cui fa parte suo fratello Mathias avrebbe chiesto 13 milioni di euro al calciatore francese della Juventus

Paul Pogba con la famiglia con la Coppa del Mondo vinta nel 2018 con la Francia (Getty Images)
Paul Pogba con la famiglia con la Coppa del Mondo vinta nel 2018 con la Francia (Getty Images)
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Il centrocampista della Juventus e della nazionale francese Paul Pogba è finito al centro di una losca disputa familiare con risvolti legali dopo che nel weekend Mathias, uno dei suoi due fratelli maggiori, ha annunciato in un video sui social network «grandi rivelazioni» destinate a mettere in cattiva luce il giocatore. Gli avvocati di Pogba hanno risposto ufficialmente al messaggio rivelando che esiste una denuncia presso le autorità francesi e italiane nei confronti di Mathias e di una “banda organizzata” per un presunto tentativo di estorsione.

Paul Pogba sarebbe stato ripetutamente minacciato: secondo l’accusa il gruppo di cui fa parte il fratello gli avrebbe chiesto 13 milioni di euro come pagamento per la “protezione” ricevuta in questi anni. In caso di mancato pagamento avrebbe rivelato notizie sconvenienti sul giocatore, alcune riguardanti un presunto tentativo di “malocchio” nei confronti di Kylian Mbappé, attaccante del PSG e della nazionale francese, nonché attualmente uno dei migliori giocatori al mondo.

Mathias Pogba ha 32 anni ed è fratello maggiore di Paul, 29 anni. C’è anche un terzo fratello, Florentin, gemello di Mathias. Tutti e tre i Pogba, provenienti da una famiglia guineana emigrata in Francia, sono calciatori: Paul è ampiamente quello di maggior successo, Florentin ha giocato per anni nella prima divisione francese (ora è passato a una squadra indiana), Mathias ha avuto la carriera più complicata e di minor successo: è stato brevemente anche a Pescara, in Serie B, e ora è senza squadra. I tre fratelli sono sembrati sempre piuttosto legati, hanno alcune attività imprenditoriali in comune e i gemelli erano spesso in tribuna per le gare del fratello con la Francia (loro hanno scelto la nazionale guineana).

I fratelli Pogba con la madre Yeo Moriba dopo la vittoria del Mondiale 2018 (Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)

Nella serata di sabato Mathias ha postato sui social network in varie lingue un video di poco più di quattro minuti in cui annunciava rivelazioni sul fratello che lo avrebbero fatto conoscere per «quello che è veramente» e che, a suo dire, avrebbero fatto interrogare tutti sull’opportunità che Pogba rappresentasse la Francia e la Juventus. Il messaggio era un annuncio e non rivelava in modo chiaro nulla, se non il coinvolgimento di un altro grande giocatore della Francia, Kylian Mbappé (senza specificare in che ruolo).

 

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Mathias attaccava e prometteva rivelazioni anche su Rafaela Pimenta, avvocata brasiliana che è la procuratrice del giocatore, nonché titolare della potente agenzia di giocatori One dopo la morte di Mino Raiola.

Paul Pogba, che è tornato dopo anni alla Juventus quest’estate, ma che non ha ancora debuttato per un infortunio al ginocchio, ha risposto attraverso un comunicato dell’avvocato che rappresenta lui, sua madre e Pimenta, in cui si definiscono le dichiarazioni di Mathias «non sorprendenti» e inserite in un contesto di «minacce e di estorsione da parte di una banda organizzata», già oggetto di una inchiesta.

La radio francese France Info ha ricostruito che la denuncia presentata da Paul Pogba risale a inizio agosto: il giocatore avrebbe raccontato di essere tornato per una visita nella casa della sua famiglia a Lagny-sur-Marne, comune dell’area metropolitana parigina, durante il ritiro della nazionale dello scorso marzo. In quell’occasione sarebbe stato attirato da alcuni amici d’infanzia in un’abitazione in cui erano presenti due uomini armati con fucili d’assalto. Qui il gruppo lo avrebbe accusato di non averli aiutati economicamente nonostante le sue grandi possibilità e gli avrebbe chiesto 13 milioni di euro, uno per ogni anno di carriera, quale rimborso per la “protezione ricevuta”.

In seguito Paul Pogba sarebbe stato avvicinato da alcuni elementi del gruppo sia ad aprile a Manchester sia a luglio a Torino, dove si era appena trasferito: in quest’ultima occasione avrebbe riconosciuto fra loro il fratello Mathias. Paul Pogba avrebbe riferito alla polizia che gli estorsori lo minacciavano di rivelare pubblicamente una sua richiesta a un marabutto (una figura simile a un santone diffusa in alcuni paesi di religione musulmana) amico di famiglia di fare il “malocchio” al compagno di nazionale Kylian Mbappé. Pogba nega che ciò sia mai avvenuto.

Il giocatore della Juventus non è voluto intervenire pubblicamente sulla questione, mentre il fratello Mathias sui social lo ha accusato di avere mentito alla polizia e ha detto di aver «rischiato di morire» per colpa sua.