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  • Giovedì 25 agosto 2022

La violenza delle gang è un problema a Liverpool

Da Ferragosto ci sono stati quattro omicidi, tra cui quello di una bambina: sembra che la causa sia una guerra tra gruppi criminali

Il funerale a Liverpool di Anthony Walker, una passata vittima delle gang (Photo by Bruno Vincent/Getty Images)
Il funerale a Liverpool di Anthony Walker, una passata vittima delle gang (Photo by Bruno Vincent/Getty Images)
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L’uccisione di una bambina di nove anni, a Liverpool, colpita lunedì nella sua casa da alcuni proiettili in uno scontro tra gang, ha attirato le attenzioni di media e opinione pubblica del Regno Unito sul numero crescente di episodi di criminalità violenta nella città del nord dell’Inghilterra, avvenuti soprattutto nelle ultime settimane.

La bambina, Olivia Pratt-Korbel, non era l’obiettivo dei proiettili, che erano invece destinati a un uomo di 35 anni che stava scappando da un uomo che lo inseguiva e aveva trovato riparo in un’abitazione a caso, quella in cui abitava la bambina. L’inseguitore, armato e con il volto coperto, ha sparato verso l’abitazione, uccidendo la bambina e ferendo sua madre.

L’uomo oggetto dell’agguato, Joseph Nee, era uscito dal carcere per un permesso ed è stato riportato dentro mercoledì: gli investigatori ritengono che sia un membro di una certa importanza di un’organizzazione criminale locale.

Lo stesso giorno dell’omicidio di Olivia Pratt-Korbel, una donna di 50 anni è stata trovata morta nel parcheggio di un pub a otto chilometri di distanza: era stata accoltellata. Un giorno prima Ashley Dale, 28 anni, era morto per ferite da arma da fuoco nell’area cittadina di Old Swan, probabilmente in seguito a uno scambio di persona, mentre a Ferragosto Sam Rimmer, 22 anni, era stato ucciso nel quartiere Dingle da alcuni uomini scappati poi con bici elettriche.

Secondo le ipotesi della polizia la concentrazione di omicidi, a cui si aggiungono altre sparatorie che non hanno causato morti, ma feriti minori e danni a case e veicoli, è legata a una guerra tra gang rivali di Liverpool.

In città e nell’area del nord-ovest dell’Inghilterra si concentrano, secondo le stime del 2020 della National Crime Agency, il 70 per cento delle armi del paese. Sempre secondo fonti della polizia, Liverpool è sede di numerose gang criminali per motivi legati alla sua geografia, alla sua demografia e per una tradizione di crimine organizzato: il porto della capitale del Merseyside è considerato una delle destinazioni principali del traffico di droga nel Regno Unito.

L’attuale guerra tra gang è, secondo la stampa britannica, uno degli effetti collaterali di una grande operazione di polizia che aveva portato a più di 1000 arresti in tutto il Regno Unito nel luglio del 2020. Allora la polizia inglese, in collaborazione con quella francese e olandese, era riuscita a penetrare nel sistema di telefoni criptati EncroChat, avendo così accesso alle comunicazioni tra un gran numero di appartenenti alle organizzazioni criminali. Le persone ai vertici di queste gang erano state arrestate, e i recenti episodi di violenza sarebbero quindi il risultato di un tentativo di elementi più giovani di prendere il potere.

Secondo il Guardiannell’area di Liverpool sono attive almeno quattro gang: Manc Joey, Deli Mob, Croxteth Crew e Strand gang, tutte attive nel traffico di droga ma anche nel commercio illegale di armi. Alcune sarebbero in guerra tra loro sin dai primi anni 2000 e negli ultimi tempi starebbero reclutando anche ragazzini molto giovani, già dai dodici anni. La struttura poco organizzata e in continua evoluzione renderebbe questi gruppi criminali ancora più pericolosi e violenti.