Cosa si sa finora del nuovo e inaspettato partito di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci

Si chiama "Impegno Civico" e alle elezioni farà parte dell'alleanza di centrosinistra

(ANSA/FABIO FRUSTACI)
(ANSA/FABIO FRUSTACI)
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Lunedì mattina il ministro degli Esteri ed ex capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha presentato un nuovo partito politico che ha fondato e che si presenterà alle elezioni politiche del 25 settembre. Si chiama Impegno Civico, sarà un partito sostanzialmente centrista e Di Maio ne sarà leader insieme a Bruno Tabacci, storico leader di centro e attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Nel logo del partito c’è un’ape, «simbolo della nostra coscienza ecologica, della nostra coscienza come cittadini», ha detto Di Maio.

«Con Luigi [Di Maio] abbiamo costruito un percorso politico rispettoso delle nostre diversità», ha detto Tabacci all’evento di presentazione del partito, che alle elezioni farà parte della coalizione di centrosinistra. «Saremo moderati e pensiamo che questo sia un vantaggio», ha aggiunto Di Maio: «dobbiamo mettere al centro il bene della nostra nazione, e richiede ragionevolezza. Non vogliamo parlare agli estremismi, a chi fonda la propria politica sui No».

Un’alleanza politica fra Di Maio e Tabacci era poco pronosticabile fino a pochi mesi fa. Fino al 2020 Di Maio era stato capo politico del M5S, un partito nato in aperta ostilità con l’establishment politico istituzionale di cui Tabacci è espressione da decenni, essendo cresciuto politicamente nella Democrazia Cristiana ed avendo sempre ricoperto ruoli politici regionali e nazionali.

Negli ultimi tempi però sono cambiate molte cose: Di Maio è stato ininterrottamente ministro dal 2018 fino a oggi, sostenendo molto esplicitamente il governo Draghi nell’ultimissima fase, e a giugno è uscito dal M5S accusando il partito di avere assunto posizioni troppo estremiste.

Tabacci stesso in un’intervista al Corriere della Sera si è detto «incuriosito» dall’evoluzione delle posizioni politiche di Di Maio. «Tanto ero distante dal primo Di Maio, tanto sono in piena sintonia con il Di Maio che si autodefinisce senza se e senza ma “draghiano”», ha aggiunto.

Confluiranno dentro Impegno Civico anche diversi parlamentari e politici che avevano lasciato il M5S con Di Maio ed erano entrati nel gruppo parlamentare Insieme per il futuro. Fra di loro ci sono vari ex dirigenti di primo piano del M5S come l’ex ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e l’attuale sottosegretaria all’Economia, Laura Castelli. Entrambi lunedì mattina hanno tenuto un breve discorso all’evento di presentazione di Impegno Civico.

Non ci sarà invece il sindaco di Milano Beppe Sala, con cui Di Maio stava trattando da settimane per un’alleanza politica che provasse a coinvolgere anche diversi altri sindaci che non fanno parte di grandi partiti. «Non avrò nessun ruolo politico futuro, per me non cambia nulla. L’unico mio ruolo possibile è qui a Milano», ha detto Sala qualche giorno fa, smentendo una possibile candidatura.

Di Maio ha smentito la notizia pubblicata sabato dal Corriere della Sera secondo cui sarà candidato dal centrosinistra in un collegio uninominale in Emilia-Romagna, dove sarebbe stato certo di un’elezione in Parlamento.

Il programma di Impegno Civico non è ancora stato diffuso. Tabacci al Corriere della Sera si è limitato a dire che sarà «serio», Di Maio in un’intervista televisiva ha spiegato che Impegno Civico sarà «una forza politica riformatrice con una grande attenzione a transizione ecologica e digitale», con candidati che provengono dal mondo «del terzo settore, dello sport e dell’ecologia». Repubblica scrive inoltre che Impegno Civico proporrà un «piano di aiuti» per i giovani, «centrato sul percorso di ognuno: per lo studio, sull’acquisto della casa e sulle politiche di sostegno alla natalità». Nell’evento di presentazione del partito Di Maio ha parlato di alcune proposte specifiche – per esempio di agevolazioni sui mutui – ma senza spiegare esattamente come concretizzarle.