Volodymyr Zelensky ha ordinato ai cittadini ucraini rimasti nella regione di Donetsk di andarsene

Un quartiere di Sloviansk, nella regione di Donetsk, bombardato a inizio luglio. (Scott Olson/Getty Images)
Un quartiere di Sloviansk, nella regione di Donetsk, bombardato a inizio luglio. (Scott Olson/Getty Images)

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ordinato l’evacuazione dei cittadini ucraini rimasti nella regione di Donetsk, dove si stanno intensificando le offensive dell’esercito russo. «Molti si rifiutano di andarsene ma deve essere fatto. Più persone lasciano la regione di Donetsk, meno persone avrà tempo di uccidere l’esercito russo», ha detto Zelensky in un discorso televisivo. Iryna Vereshchuk, vice prima ministra, ha detto che l’evacuazione deve svolgersi prima dell’inverno, perché le riserve di gas naturale della regione sono state distrutte. Secondo Vereshchuk sono circa 200mila le persone che dovrebbero andarsene.

La regione di Donetsk si trova nel Donbass, l’area dell’Ucraina orientale che comprende anche l’autoproclamata repubblica separatista di Luhansk, passata sotto il controllo della Russia ormai settimane fa. È in questa zona che venerdì c’è stata una strage di prigionieri di guerra ucraini in una struttura a Olenivka: sono morte almeno 50 persone, e Russia e Ucraina si stanno incolpando a vicenda. Domenica la Russia ha invitato le Nazioni Unite e la Croce Rossa a raggiungere la prigione per svolgere un’indagine su quanto avvenuto, riporta Reuters. La stessa richiesta era arrivata sabato dall’Ucraina.