Nel secondo trimestre del 2022 il PIL italiano è cresciuto ancora

(ANSA/ARCHIVIO/VIRGINIA FARNETI/PAL)
(ANSA/ARCHIVIO/VIRGINIA FARNETI/PAL)

Secondo le stime provvisorie dell’ISTAT (l’istituto italiano di statistica), nel secondo trimestre del 2022, da aprile a giugno, il Prodotto Interno Lordo (PIL) dell’Italia è cresciuto dell’1 per cento rispetto al trimestre precedente e del 4,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È il sesto trimestre consecutivo di espansione per il PIL italiano ed è dovuto a una crescita della domanda interna, dei servizi e dell’industria. Nonostante i buoni risultati c’è un po’ di preoccupazione dopo la caduta del governo Draghi: mercoledì l’agenzia di rating Standard & Poor’s aveva rivisto da “positivo” a “stabile” il cosiddetto outlook, le previsioni sull’andamento del paese.

Anche altri paesi dell’Eurozona (cioè quelli che adottano l’euro) hanno avuto una crescita del PIL tra aprile e giugno 2022, tra cui Spagna (1,1 per cento rispetto al primo trimestre 2022) e Francia (0,5 per cento rispetto al primo trimestre). In generale nel periodo preso in esame l’economia dei paesi che adottano l’euro (la cosiddetta Eurozona) è cresciuta più del previsto, ma c’è anche grande incertezza per i mesi a venire dovuta ai rapporti con la Russia e all’approvvigionamento energetico. Non è un caso che la Germania – la maggiore economia europea ma anche il paese maggiormente dipendente dal gas russo – sia tra quelli che hanno ottenuto il peggior risultato in questo secondo semestre, non facendo segnare variazioni del PIL né in positivo né in negativo.