• Sport
  • Venerdì 8 luglio 2022

Come cambierà il fuorigioco con la tecnologia

Ai Mondiali in Qatar sarà introdotto un sistema di telecamere e sensori per valutare meglio la regola più famosa e discussa del calcio

(FIFA)
(FIFA)
Caricamento player

A inizio luglio la FIFA, l’organo che governa il calcio internazionale, ha annunciato che ai Mondiali in Qatar di questo inverno verrà introdotto il fuorigioco semi-automatico, un nuovo sistema che con l’aiuto di telecamere di localizzazione e sensori inseriti all’interno dei palloni dovrebbe rendere più veloci e precisi i giudizi arbitrali.

Il fuorigioco è l’undicesima regola del gioco del calcio, nonché una delle più famose, se non la più famosa, discussa e talvolta non pienamente compresa. È una di quelle regole che più di altre fa sì che il calcio sia lo sport che conosciamo, e che si giochi come si gioca ora.

Secondo il regolamento internazionale un calciatore è in posizione di fuorigioco quando una qualsiasi parte del suo corpo – a eccezione di braccia e mani – si trova nella metà campo avversaria e, in situazione di gioco attiva, è più vicina alla linea di porta avversaria sia rispetto al pallone che al penultimo giocatore avversario (che può essere anche un portiere se un giocatore di movimento suo compagno di squadra è più vicino alla linea di porta).

Prima dell’introduzione del VAR – la video assistenza arbitrale – la segnalazione del fuorigioco durante le partite dipendeva esclusivamente dal giudizio di arbitri e assistenti, in particolare dei guardalinee, per i quali il fuorigioco è il compito principale. Nei casi più difficili da valutare sul momento, magari in pochi secondi e da una posizione non ottimale, le segnalazioni potevano essere sbagliate e questo provocava inevitabilmente danni alle squadre penalizzate e lunghe discussioni.

Una simulazione del sistema di rilevamento semi-automatico del fuorigioco (FIFA)

Con l’introduzione del VAR gli errori, specialmente quelli più evidenti, sono diminuiti, ma le critiche non sono del tutto cessate e ora riguardano o gli errori individuali degli arbitri o i casi più complicati: quelli in cui un fuorigioco è deciso da pochi centimetri. In quest’ultima situazione, si può arrivare anche a svariati minuti di attesa prima che assistenti al VAR e arbitri determinino la posizione dei giocatori e quindi il fuorigioco.

Dopo aver condotto dei test durante le ultime edizioni della Coppa Araba e del Mondiale per club, la FIFA ha deciso di usare la nuova tecnologia ai prossimi Mondiali. Ciascun stadio sede delle partite verrà dotato di dodici telecamere di localizzazione che terranno traccia dei movimenti dei giocatori in campo raccogliendone 50 al secondo. L’uso delle telecamere verrà poi integrato dai sensori, inseriti all’interno dei palloni, che invieranno continuamente dati sulla loro posizione (500 volte al secondo), consentendo in questo modo un rilevamento estremamente preciso e automatico, quasi come la tecnologia che determina se un pallone ha varcato o meno la linea di porta (la goal-line technology, fin qui infallibile).

I dati raccolti dal sistema verranno visualizzati da uno degli addetti al VAR nella sala preposta, che in caso di necessità potrà comunicarli direttamente all’arbitro in campo, il quale rimarrà comunque responsabile delle decisioni finali, ma con più strumenti a sua disposizione. Per la FIFA basteranno venti secondi per determinare o meno una situazione di fuorigioco.

A seconda dei risultati che si avranno durante i Mondiali in Qatar, l’uso del fuorigioco semi-automatico potrebbe essere successivamente esteso ad altre competizioni e infine adottato in modo esteso, come è stato con il VAR.

– Leggi anche: Un giorno l’atletica sarà così?