L’urgenza secondo Giuseppe Conte

Il leader del M5S ha detto che le richieste fatte a Mario Draghi per restare nel governo «non sono urgenze che richiedono una pronta risposta»

(ANSA/MASSIMO PERCOSSI)
(ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

Mercoledì sera il leader del Movimento 5 Stelle (M5S), Giuseppe Conte, ha parlato per una ventina di minuti all’assemblea congiunta dei parlamentari del suo partito, per fare il punto sul colloquio che aveva avuto nelle ore precedenti con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Nel colloquio Conte aveva esposto a Draghi una serie di temi che il M5S vorrebbe venissero affrontati per restare nella maggioranza di governo.

Davanti ai parlamentari del partito, Conte ha ribadito l’importanza e l’urgenza di quei temi, descritti anche in un documento reso pubblico dal M5S in cui vengono divisi in nove punti: i più importanti riguardano il Superbonus, la difesa del reddito di cittadinanza, la transizione ecologica e il salario minimo. Dopo averne passati in rassegna alcuni, Conte ha parlato in modo un po’ confuso dei tempi con cui dovrebbero essere realizzate le sue richieste a Draghi e al governo:

Ovviamente, i temi, le urgenze che abbiam posto non sono urgenze che richiedono una pronta risposta. A noi non serve una pronta risposta, occorre però una risposta in tempi ragionevoli, quindi nessuno può pensare che ci sia un rinvio a dopo l’estate.

L’incontro tra Conte e Draghi si era reso necessario dopo giorni di tensioni nella maggioranza intorno all’approvazione del “decreto aiuti”, su cui il M5S aveva chiesto diverse modifiche che non erano state accolte. Il governo aveva deciso di porre la questione di fiducia – che sarà votata oggi – e si temeva che questa decisione potesse spingere il M5S a uscire dal governo.

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