Il governo delle Filippine ha ordinato la chiusura del giornale indipendente Rappler, molto critico nei confronti del presidente uscente Duterte

Maria Ressa, premio Nobel per la Pace e fondatrice del sito Rappler (AP Photo/Aaron Favila)
Maria Ressa, premio Nobel per la Pace e fondatrice del sito Rappler (AP Photo/Aaron Favila)

Mercoledì il governo delle Filippine ha ordinato la chiusura del giornale indipendente Rappler, uno dei pochi critici nei confronti dell’autoritario presidente Rodrigo Duterte (che il 30 giugno lascerà il posto al vincitore delle ultime elezioni, Ferdinand Marcos Jr.). La decisione è stata annunciata da un’agenzia governativa che si occupa di regolamentare le attività commerciali all’interno del paese, secondo cui il modello di finanziamento del giornale è incostituzionale. La fondatrice del giornale, la giornalista filippina e premio Nobel per la Pace Maria Ressa, ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di chiudere il giornale, che è in inglese ed è letto e stimato anche all’estero.

Parlando con alcuni giornalisti, Ressa si è augurata che la situazione migliori col nuovo presidente. Ci sono però ragionevoli motivi per ritenere che Marcos Jr. non sarà troppo diverso da Duterte: Ferdinand Marcos Jr. è infatti il figlio dell’ex dittatore Ferdinand Marcos, che tra gli anni Sessanta e Ottanta impose nel paese un duro regime in cui decine di migliaia di oppositori politici furono torturati o uccisi. Durante la sua campagna elettorale, Marcos Jr. ha fatto di tutto per riabilitare gli anni di regime di suo padre, edulcorati e presentati come una specie di “età dell’oro” delle Filippine.

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