(<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/94/JRW_Amagasaki_eqm.jpg">Wikimedia</a>)

Il peggior modo in cui perdere una chiavetta USB

Un impiegato giapponese ne ha persa una che conteneva i dati della popolazione di un’intera città

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Sarà capitato a molte persone di perdere il proprio portafogli, scordare lo zaino sui mezzi pubblici oppure non trovare più una chiavetta USB, uno di quei piccoli oggetti che possono essere infilati comodamente in qualsiasi tasca così come possono essere facilmente persi. Ne sa qualcosa un impiegato giapponese, che dopo una serata trascorsa fuori a bere con i colleghi ha smarrito una chiavetta che conteneva i dati personali di più di 460mila persone, cioè l’intera popolazione di Amagasaki, nella provincia di Hyogo, a nord-ovest di Osaka.

La tv giapponese NHK ha detto che l’uomo, di cui non è stata resa nota l’identità, ha circa 40 anni e lavora per un’azienda incaricata di distribuire sussidi economici alle famiglie a basso reddito della zona. Secondo le autorità cittadine, martedì aveva copiato sulla chiavetta tutte le informazioni personali dei residenti di Amagasaki prima di uscire coi colleghi, e dopo la serata passata a bere si era addormentato in strada, risvegliandosi senza la propria borsa, e quindi anche senza la chiavetta. Mercoledì l’impiegato aveva fatto denuncia alla polizia, che poche ore dopo aveva notificato alle autorità locali lo smarrimento.

Tra le informazioni caricate sulla chiavetta c’erano i nomi e cognomi, le date di nascita e gli indirizzi di tutti e 465.177 i residenti di Amagasaki, ma anche le informazioni fiscali, le coordinate bancarie dei loro conti correnti e altri dati relativi ai loro familiari che percepiscono sussidi statali, per esempio assegni per il mantenimento dei figli.

In un comunicato diffuso giovedì, le autorità cittadine hanno rimproverato l’impiegato, spiegando che non era stato autorizzato a trasferire i dati sensibili su altri supporti, chiarendo comunque che le informazioni erano criptate e protette da password e che fino a quel momento nessuno aveva provato a utilizzarle.

Venerdì infine l’amministrazione locale ha fatto sapere che fuori da un appartamento della vicina città di Suita, dove l’impiegato era uscito a bere con i colleghi alcuni giorni prima, erano state ritrovate due chiavette USB in cui erano contenute le informazioni personali dei residenti di Amagasaki (non è stato chiarito se le chiavette smarrite dall’impiegato fossero due). In ogni caso durante una conferenza stampa sia il sindaco della città sia altri funzionari del comune si sono scusati per l’accaduto, dicendosi dispiaciuti per aver «compromesso gravemente la fiducia» dei residenti nei confronti dell’amministrazione locale.

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