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  • Domenica 19 giugno 2022

Macron ha perso la maggioranza assoluta in Parlamento

Al secondo turno delle legislative: la sua coalizione resta la più votata, ma governare sarà molto complicato

(Ludovic Marin, Pool via AP)
(Ludovic Marin, Pool via AP)
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Nel secondo turno delle elezioni legislative in Francia la coalizione di Emmanuel Macron, Ensemble!, ha perso la maggioranza assoluta dei voti, e questo potrebbe produrre una situazione molto problematica per il presidente in carica, appena rieletto per un secondo mandato.

Al secondo turno, Ensemble! ha ottenuto 245 seggi: molti meno dei 289 necessari per ottenere la maggioranza assoluta, e in generale molti meno di quelli previsti prima del voto, quando si stimava che Ensemble! avrebbe ottenuto fra i 255 e i 295 seggi.

La seconda forza in Parlamento sarà NUPES, la Nouvelle Union populaire écologique et sociale guidata da Jean-Luc Mélenchon, il più famoso leader della sinistra radicale: avrà 131 seggi.

L’estrema destra del Rassemblement National, il partito di Marine Le Pen, ha ottenuto un ottimo risultato: è passata da otto deputati nella scorsa legislatura a 89. I Républicains, di centrodestra, avranno 61 seggi, e per la prima volta sono stati superati dalla destra estrema di Le Pen.

Ensemble! rimane comunque il primo partito del Parlamento francese, ma ora per Macron l’azione di governo sarà estremamente complicata: dovrà cercare il sostegno di altri partiti (probabilmente i Républicains) per approvare le leggi e questo significherà quasi certamente scendere a compromessi.

La sconfitta di Macron, già piuttosto grave, è stata accentuata dal fatto che molti suoi stretti alleati, compresi alcuni ministri del governo da lui nominato, non sono riusciti a farsi eleggere, e dovranno probabilmente dimettersi dagli incarichi. Tra questi sono state battute Amélie de Montchalin, ministra della Transizione ecologica, e Brigitte Bourguignon, ministra della Salute, così come il presidente uscente del gruppo parlamentare di Macron, Christophe Castaner.

L’astensione è stata molto alta per gli standard francesi, quasi al 54 per cento: è il secondo dato più alto per le legislative dopo quello del secondo turno del 2017.