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  • Giovedì 26 maggio 2022

Cosa si sa dell’autore della strage in Texas

Salvador Ramos non aveva precedenti penali: aveva annunciato le sue intenzioni in alcuni messaggi privati su Facebook e Yubo

Salvador Ramos in una foto pubblicata su Instagram (Credit Image: © ZUMA Press Wire Service/ANSA)
Salvador Ramos in una foto pubblicata su Instagram (Credit Image: © ZUMA Press Wire Service/ANSA)
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Nelle ultime ore le autorità statunitensi hanno diffuso nuovi dettagli sulla strage nella scuola elementare di Uvalde, in Texas, e in particolare sul suo autore, il diciottenne Salvador Ramos, che ha ucciso 19 bambini e 2 insegnanti e che poi è stato ucciso dalla polizia. Il governatore del Texas Greg Abbott ha detto che Ramos non aveva precedenti penali o diagnosi di problemi mentali. Fino a martedì non aveva mostrato segni che potessero far pensare che volesse compiere una strage, ma 30 minuti prima della sparatoria a scuola aveva scritto tre messaggi privati su Facebook in cui aveva anticipato le sue intenzioni.

Non è chiaro a chi abbia scritto i messaggi, ma si sa che nel primo diceva di voler sparare a sua nonna, nel secondo che le aveva sparato e nel terzo che avrebbe compiuto una sparatoria in una scuola elementare. Un portavoce di Facebook ha detto che i messaggi sono stati “scoperti” solo dopo la strage, e che la società sta collaborando con le autorità alle indagini.

Abbott ha detto che dopo il primo messaggio Ramos ha sparato al volto a sua nonna (che è ricoverata in gravi condizioni in ospedale) e poi si è diretto in macchina alla scuola elementare. Verso le 11.30 locali (le 18.30 italiane), mentre la nonna era riuscita a chiamare la polizia, Ramos è arrivato a scuola, a piedi, perché prima aveva fatto un incidente con l’auto. Indossava un giubbotto antiproiettili ed era armato di fucile: non è confermata la notizia che fosse un fucile semiautomatico AR-15, nè che avesse anche una pistola, come detto inizialmente dalla polizia. 

Una volta arrivato nella scuola, un agente di polizia ha provato a fermarlo, senza però riuscirci: le autorità hanno detto inoltre che tra il poliziotto e Ramos non ci sono stati scambi di colpi d’arma da fuoco. Ramos è riuscito a entrare nell’edificio e si è barricato all’interno di una classe. A quel punto ha iniziato a sparare contro gli alunni e le due insegnanti (Eva Mireles e Irma Garcia), rimanendo nella stanza per circa 40 minuti, prima dell’intervento della polizia.

Mercoledì diversi giornali statunitensi hanno scritto anche che, nelle ore immediatamente precedenti alla sparatoria, Ramos avrebbe avuto una conversazione su un social network con una ragazza, a cui avrebbe annunciato la sua volontà di compiere una strage.

Secondo quanto ricostruito dal New York Timescirca due settimane fa Ramos aveva conosciuto una ragazza tedesca di 15 anni sul social network Yubo (un’app che permette di fare videochiamate con persone sconosciute da ogni parte del mondo). La ragazza, che si è identificata col soprannome Cece, ha detto che Ramos il 16 maggio l’aveva chiamata da un negozio di armi in cui aveva appena comprato un fucile AR-15, e che nei giorni seguenti si erano sentiti più volte e Ramos aveva fatto di frequente riferimento alle armi.

Lunedì sera, prima della strage, le aveva mostrato un borsone che conteneva una pistola e diverse munizioni, e martedì mattina le aveva mandato alcuni messaggi annunciando che avrebbe sparato a sua nonna e nella scuola elementare. Non è chiaro se questi messaggi siano gli stessi citati nella conferenza stampa di Abbott e inviati su Facebook. Ad ogni modo, la ragazza ha detto di non aver avvertito le autorità dei messaggi perché all’inizio non pensava che Ramos fosse serio, e di aver realizzato cosa aveva fatto solo dopo che la notizia della strage era stata ripresa dai telegiornali.

– Leggi anche: Le leggi sulle armi in Texas sono tra le più permissive di tutti gli Stati Uniti