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  • Lunedì 23 maggio 2022

Biden ha cambiato la strategia degli Stati Uniti su Taiwan con una parola?

Rispondendo a una giornalista, ha detto che sarebbe disposto a intervenire militarmente contro un'eventuale invasione cinese

(Nicolas Datiche - Pool/Getty Images)
(Nicolas Datiche - Pool/Getty Images)
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Durante una conferenza stampa in Giappone, tenuta dopo un incontro col primo ministro giapponese Fumio Kishida, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha suggerito un netto cambio della strategia degli Stati Uniti nei confronti di Taiwan, un paese indipendente ma che la Cina considera parte del proprio territorio.

Una giornalista gli ha chiesto: «Non avete voluto immischiarvi nel conflitto ucraino per ovvie ragioni, ma sareste disponibili ad essere coinvolti militarmente per difendere Taiwan, nel caso succedesse una cosa simile?». Biden ha risposto «Sì» senza esitazione, confermando poco dopo che un’eventuale integrazione forzata di Taiwan all’interno della Cina «non sarebbe una cosa appropriata».

Un eventuale intervento armato degli Stati Uniti al fianco di Taiwan significherebbe di fatto che Stati Uniti e Cina si troverebbero in guerra uno contro l’altro. Anche per questo la risposta di Biden è stata accolta con incredulità e sorpresa da diversi osservatori.

Da molti anni, nei confronti di Taiwan, gli Stati Uniti stanno seguendo un approccio chiamato di «ambiguità strategica». In sostanza l’amministrazione statunitense non ha mai specificato esattamente cosa avrebbero fatto in caso di invasione della Cina per evitare di creare tensioni col governo cinese, che sul tema dell’indipendenza di Taiwan ha una posizione nettamente contraria, ribadita con aggressività anche negli ultimi anni. Con la sua risposta, Biden sembra avere suggerito un cambio improvviso di strategia.

Associated Press ha definito la risposta di Biden «una delle dichiarazioni più potenti ed esplicite da decenni in favore di Taiwan».

Biden è noto per essere assai poco prudente nelle sue conversazioni con la stampa: nella sua lunga carriera si contano decine di dichiarazioni poi parzialmente ritrattate.

Anche in questa occasione la Casa Bianca ha cercato di ridimensionare la portata della risposta di Biden, sostenendo in un comunicato stampa che «la nostra linea non è cambiata» e che in passato Biden aveva già detto che gli Stati Uniti sarebbero stati disponibili a fornire armi a Taiwan in caso di un’invasione da parte della Cina. Il New York Times però fa notare che la dichiarazione di Biden va ben oltre l’impegno preso in passato, dato che la domanda della giornalista citava un intervento militare diretto, e non un semplice invio di armi.

Al momento il governo cinese non ha risposto alle dichiarazioni di Biden.