La Russia ha detto che 900 soldati ucraini che si trovavano nell’acciaieria Azovstal di Mariupol sono stati trasferiti in un carcere russo nella regione di Donetsk

Alcuni soldati ucraini evacuati dall'acciaieria Azovstal (AP Photo/Alexei Alexandrov)
Alcuni soldati ucraini evacuati dall'acciaieria Azovstal (AP Photo/Alexei Alexandrov)

Mercoledì il ministero degli Esteri russo ha detto che 900 soldati ucraini che si trovavano nell’acciaieria Azovstal di Mariupol sono stati portati come prigionieri di guerra in un carcere nella regione di Donetsk, in una parte di Donbass controllata dai russi. L’acciaieria era stata per settimane l’ultimo luogo in cui le forze ucraine avevano continuato a combattere e a resistere contro i russi. Martedì, dopo l’evacuazione di oltre 200 soldati ucraini dall’acciaieria, la battaglia era stata considerata di fatto conclusa (è comunque difficile per il governo russo parlare di vittoria, considerato che la città è stata conquistata solo con uno sforzo enorme e dopo un lungo assedio).

Non è chiaro se tra i 900 soldati ucraini portati nelle prigioni russe ci siano anche i 264 fatti evacuare tra lunedì e martedì, e che inizialmente si era detto che avrebbero dovuto essere trasferiti in città controllate dagli ucraini. Non è chiaro nemmeno quanti militari ucraini siano ancora nell’acciaieria.

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