Manifestazione femminista a Madrid per l'8 marzo 2020 (Pablo Blazquez Dominguez/Getty Images)

Il governo spagnolo ha approvato un disegno di legge su salute riproduttiva, sessuale e diritto all’aborto che prevede anche il congedo mestruale

Il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato il disegno di legge del ministero dell’Uguaglianza, controllato da Podemos, che si occupa di salute riproduttiva, diritto all’aborto e salute sessuale e che prevede, tra le altre cose, l’introduzione del congedo mestruale. Il testo verrà sottoposto al parlamento con procedura d’urgenza, strumento previsto dalla Costituzione spagnola che permette di accorciare i tempi per l’approvazione di una legge. Poiché però si tratta di una legge organica relativa all’attuazione dei diritti fondamentali e delle libertà pubbliche, a differenza delle leggi ordinarie per essere approvata richiederà la maggioranza assoluta del parlamento.

– Leggi anche: In Spagna si discute di congedo mestruale

«Stiamo promulgando una legge che assicurerà che le donne possano vivere meglio», ha detto ai giornalisti la ​​ministra spagnola per l’Uguaglianza Irene Montero ringraziando i movimenti femministi per il loro lavoro e le loro lotte.

Anche il primo ministro Pedro Sánchez ha espresso soddisfazione per questo primo sì alla proposta.

Rispetto alle notizie che erano circolate qualche settimana fa e che parlavano di tre giorni di congedo mestruale estendibili fino a un massimo di cinque, il testo uscito dal Consiglio dei ministri prevede un congedo mestruale senza limiti di giorni per le donne che hanno mestruazioni molto dolorose e invalidanti e che ottengano per questo un certificato medico. La riforma contiene poi diverse iniziative a favore della salute riproduttiva e del diritto di aborto: tra le altre, la creazione di un albo che impedisca a un medico che vi compare come obiettore di coscienza nel pubblico di praticare aborti nel privato, l’eliminazione del permesso obbligatorio di genitori o tutori per abortire a partire dai 16 anni, e l’eliminazione dei tre giorni di riflessione attualmente obbligatori prima dell’interruzione di gravidanza. Il testo approvato non contiene (come invece prevedeva la bozza) l’eliminazione dell’IVA sugli assorbenti.

Lo stanziamento economico approssimativo previsto per l’applicazione della nuova legge è pari a circa 104 milioni di euro. L’introduzione del congedo mestruale costerà al governo spagnolo circa 23,8 milioni di euro all’anno. Non sarà a carico dei datori o delle datrici di lavoro per evitare il ​​rischio che una misura che ha come obiettivo quello di migliorare il benessere delle donne finisca per diventare uno strumento di discriminazione sul lavoro per le donne stesse. Quest’ultima era infatti la principale preoccupazione di alcune ministre spagnole e di alcuni sindacati.

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