La guerra dei pixel su Reddit

Per quattro giorni milioni di utenti si sono contesi una enorme tela digitale componendo disegni, scritte e bandiere una “piastrella” dopo l'altra

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Lo scorso venerdì il social network Reddit ha iniziato un esperimento chiamato r/Place in cui, per 87 ore, gli utenti che avevano effettuato il login al sito hanno potuto interagire con una “tela” digitale, divisa in un milione di quadratini della dimensione di un pixel (quindi 1000×1000). Ogni cinque minuti, ciascun utente poteva cambiare colore a una singola “piastrella”, anche a quelle già selezionate dagli altri utenti, scegliendo da una palette di 16 tonalità.

Il risultato è stato una creazione collettiva durante la quale la tela è stata contesa per diversi giorni dagli utenti dei vari canali di cui si compone il sito, chiamati subreddit, e da altri gruppi attivi online. Tra gli elementi più rappresentati e disegnati sulla tela ci sono state le bandiere nazionali, ma anche quelle di altri tipi di organizzazioni e movimenti, come la bandiera transgender bianca, rosa e azzurra. Sono comparse scritte, ritratti, meme, loghi e centinaia di riferimenti a prodotti culturali d’ogni tipo, disegnati dalle comunità di appassionati (fandom) che hanno spesso un canale Reddit di riferimento dove discutere della propria serie tv o del proprio manga o videogioco preferito, e che per la durata dell’esperimento hanno pianificato e coordinato i propri movimenti sulla tela.

La prima edizione di r/Place si era tenuta già nel 2017, sempre in occasione del primo aprile. All’epoca vi parteciparono oltre un milione di redditor, come vengono chiamati in gergo gli utenti del sito, che posizionarono circa 16 milioni di piastrelle sulla tela vuota comune. L’edizione di quest’anno ha segnato un aumento dell’interesse nei confronti dell’esperimento: secondo il Washington Post, domenica sera erano già state posizionate 72 milioni di piastrelle da oltre sei milioni di utenti, a un ritmo di 2,5 milioni di pixel all’ora. Tra il secondo e il terzo giorno le dimensioni della tela sono state aumentate dagli organizzatori, che hanno anche espanso la palette di colori disponibili. Il quarto giorno, la tela è stata infine cancellata.

Sin dal primo esperimento, r/Place si era rivelato in grado di unire e divertire comunità di utenti molto diverse, sia in termini di provenienza geografica che di interessi. Il progetto sembra proprio puntare sul senso di appartenenza a una community, spingendo gli utenti a coordinarsi tra di loro per imporre il proprio disegno sulla tela.  Per via della natura del progetto, non esiste una singola immagine in grado di rappresentare r/Place, la cui mutazione continua può essere resa solo con video in timelapse come questo, che mostra le prime 60 ore dell’esperimento di quest’anno.

Alcuni subreddit (r/trees, dedicato agli appassionati di cannabis, ma anche r/ukraine, relativo all’Ucraina) si sono organizzati per tempo con una campagna coordinata per ottenere maggiore visibilità, mentre i fan di Star Wars hanno riprodotto il poster di uno dei film della serie. Per buona parte della durata dell’esperimento, una sezione della tela è stata attraversata dalla bandiera transgender, mentre molti content creator provenienti da piattaforme come YouTube e Twitch hanno spinto i loro fan a inserire sulla tela immagini o messaggi relativi alla loro community.

Bandiere di paesi diversi si sono contese lo spazio, con quella ucraina che ha attraversato a lungo la tela prima di riempirsi di scritte che dicevano “Fuck Putin”. Un altro gruppo di utenti si è invece efficacemente attivato per disegnare ripetutamente sulla tela una inquietante creatura fatta di pixel neri, chiamata “The Void”.

Un ruolo essenziale l’ha avuto Discord, un’app di chat e videochiamate pensata per gli appassionati di videogiochi ma diffusa anche in altri ambiti, dove comunità di fan di singoli prodotti culturali, altre community e subreddit hanno organizzato la gestione degli spazi digitali. Anche r/italy, gruppo dedicato all’Italia, ha avuto un server Discord dedicato all’evento.

La mente dietro a r/Place è quella di Josh Wardle, che ha lavorato come product manager per Reddit e ha recentemente creato Wordle, il gioco online di grande successo acquistato dal New York Times lo scorso gennaio. All’epoca della prima edizione dell’esperimento, Wardle era stato intervistato dal New Yorker e aveva raccontato come nei giorni prima del lancio «la cosa che non lo faceva dormire la notte» era la possibilità che qualcuno usasse la tela per disegnarci delle svastiche.

Da tempo, infatti, Reddit ospita anche sezioni estremiste e apertamente razziste, che in passato hanno dimostrato buone capacità d’organizzazione e avrebbero potuto trasformare l’esperimento in qualcosa di negativo. Nel 2017 qualche simbolo d’odio era riuscito a fare capolino tra i pixel, ma durò poco, venendo prontamente modificato da alcuni utenti in altre immagini (precisamente in loghi della Microsoft).

«Ci vogliono come minimo diciassette pixel per disegnare una svastica», spiegò Wardle al New Yorker. «E se domani lanciamo questo progetto e i titoli di giornale del giorno dopo dicono “Reddit: Un posto dove disegnare svastiche su internet”?».

L’edizione che si è conclusa lo scorso lunedì ha confermato la natura partecipativa di r/Place, che nonostante alcuni scontri tra fandom avversarie e utenti di nazionalità diversa ha visto la collaborazione di milioni di utenti alla creazione di un oggetto digitale bizzarro ed effimero.

https://twitter.com/carstairsbur/status/1510738386599956485

Come ha scritto Taylor Lorenz sul Washington Post, r/Place ha anche dimostrato l’importanza crescente che le community online hanno nella società odierna. Senza un gruppo di fan accomunati da uno stesso intento, infatti, è pressoché impossibile disegnare qualcosa sulla tela senza essere spazzati via dalla competizione. La streamer Casey Holmes ha notato come l’evento di quest’anno sia stato caratterizzato proprio dalla potenza di fuoco dei gruppi e dei fandom: «Le persone sono molto più interessate alle community online da quando c’è stato il Covid. I social media sono un luogo diverso rispetto a quando si è tenuto il primo Place».