And the Oscar forse goes to

Quali film, registi e attori sono i favoriti per i premi più importanti del cinema americano, a pochi giorni dalla cerimonia

(Richard Harbaugh/A.M.P.A.S. via Getty Images)
(Richard Harbaugh/A.M.P.A.S. via Getty Images)

Nella notte tra domenica e lunedì ci sarà la 94ª cerimonia di premiazione degli Oscar, i premi più importanti del cinema americano (o del cinema globale, a seconda di come la si guardi), assegnati in base al voto di circa diecimila addetti ai lavori del cinema che fanno parte dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. La cerimonia arriverà dopo un altro anno strano e difficile per il cinema e dopo anni in cui gli Oscar sembrano diventare sempre meno rilevanti e senz’altro sono sempre meno seguiti. Tra chi se ne interessa, e tra chi se ne interessa perlopiù per scommetterci, rimangono comunque rilevanti a sufficienza da ragionare e speculare, in base a una serie di elementi e precedenti, su chi abbia più probabilità di vincere ognuno dei 23 premi che saranno assegnati.

Chi prova a prevedere i possibili vincitori degli Oscar lo fa in tre modi principali: guarda i risultati dei premi cinematografici che li precedono (soprattutto quelli assegnati dai grandi e influenti sindacati di produttori, registi, attori e sceneggiatori); riguarda cosa è successo negli anni passati (quando i film erano diversi, ma i votanti più o meno gli stessi); se possibile, prova inoltre a parlare con quanti più membri possibili dell’Academy, o con persone che si occupano delle campagne promozionali con cui ogni film cerca di farsi guardare, piacere e votare.

A proposito di campagne promozionali, bisogna tenere presente che succede spesso che le previsioni e i ragionamenti su certi possibili vincitori finiscano con l’influenzare i membri dell’Academy e dare o togliere slancio a determinati film. Visto che il 22 marzo è l’ultimo giorno in cui si possono esprimere le preferenze, di fatto la questione è quasi finita e nel giro di poche ore esisteranno già teoricamente dei vincitori.

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Il miglior film
I film candidati al premio più importante sono dieci, ma a guardare le principali previsioni degli ultimi giorni, quelli con le più concrete possibilità di vincerlo sono tre: Il potere del cane, I segni del cuore e Belfast.

Il principale favorito, già da molte settimane, è senza dubbio Il potere del cane, un riflessivo western diretto da Jane Campion, disponibile su Netflix dal dicembre 2021. Il film ha già vinto i premi per miglior film e miglior regia ai Golden Globe e ai BAFTA (gli “Oscar” del cinema britannico), è passato da diversi importanti festival (compreso Venezia, dove vinse il Leone d’argento per la regia) e ha una regista molto apprezzata. Per il tipo di film e per i temi che riguarda sembra avere tutto il necessario per convincere i votanti. A guardare i premi delle ultime settimane, è complessivamente il film più titolato, e con 12 candidature complessive è anche il film con più nomination a questi Oscar, segno del fatto che è senz’altro piaciuto anche a molti membri dell’Academy.

Il potere del cane ha vinto il Golden Globe e il premio Bafta come miglior film, ma non è invece stato scelto negli importanti premi delle associazioni di categoria di Hollywood, storicamente importanti se si vuole puntare all’Oscar più importante. È inoltre un film che da un lato potrebbe essere almeno un po’ snobbato in quanto prodotto da Netflix e uscito direttamente in streaming, dall’altro è anche un film d’autore, piuttosto lento e impegnativo. Il sistema con cui si individua il vincitore dell’Oscar per il miglior film prevede che ogni votante faccia una lista di preferenze, dal primo al decimo. Per vincere un film deve essere il preferito di molti votanti, oppure uno dei preferiti della grande maggioranza di loro. C’è chi crede che Il potere del cane potrebbe essere piaciuto molto a molti, ma pochissimo ad altri, e quindi avere meno possibilità di quanto si creda di vincere l’Oscar come miglior film.

Un paio di mesi fa l’avrebbero detto in pochissimi, ma al momento poco dietro a Il potere del cane molte previsioni danno come possibile vincitore CODA – I segni del cuore, rifacimento statunitense del film francese La famiglia Bélier, che ha per protagonista una ragazza con la passione per il canto che è l’unico membro udente di una famiglia sorda: CODA, il titolo originale, è acronimo di “Child of Deaf Adults” (figlia, o figlio, di persone sorde). I segni del cuore si è fatto strada nella corsa per gli Oscar grazie alle recenti vittorie ai premi dei produttori, degli attori e degli sceneggiatori (sebbene in quest’ultimo caso alcuni altri importanti film fossero assenti per questioni sindacali).

Rispetto a Il potere del cane, I segni del cuore è un film più accessibile, che magari non tanti votanti hanno messo al primo posto, ma che molti potrebbero aver messo al secondo o al terzo. Associated Press lo ha presentato come “l’alternativa allegra” al più serio Il potere del cane. Resta però un remake, oltre che un film non proprio epocale, peraltro con poche nomination totali (tre): in genere, non un buon segno. Comunque, se dovesse vincere uno di questi due, si tratterebbe del primo Oscar per il miglior film a un film pensato per un servizio di streaming: Netflix per Il potere del cane, Apple TV+ per I segni del cuore (che però ora è disponibile anche su Sky).

Il terzo film che si pensa si possa giocare l’Oscar più importante – ma che è comunque dato come sfavorito rispetto a entrambi – è Belfast, film in bianco e nero di Kenneth Branagh, che parla della sua infanzia nella capitale nordirlandese. È biografico, è in bianco e nero, è fatto da un regista parecchio apprezzato e rispettato a Hollywood. Dalla sua ha anche il fatto di essere l’unico candidato, tra i tre dati come più probabili, a non essere stato pensato per lo streaming. A suo sfavore ci sono il fatto che rischia di essere stato considerato il favorito per troppo tempo – una cosa che spesso finisce per indebolire le candidature – e che, di recente, non ha vinto nessun importante premio preliminare.

Nell’improbabile eventualità che a vincere l’Oscar per il miglior film non sia uno tra Il potere del cane, Belfast e I segni del cuore, altri film quelli la cui vittoria è considerata più plausibile sono West Side Story, Una famiglia vincente – King Richard e Licorice Pizza.

Regista, attori e attrici
Se ci sono molti dubbi su chi potrebbe vincere l’Oscar per il miglior film, sembrano essercene meno per quanto riguarda la miglior regia: è infatti dato quasi per certo che a vincere sarà la 67enne Campion. Non dovesse vincerlo lei, qualche possibilità potrebbero averla anche Branagh e Steven Spielberg, che ha diretto West Side Story.

Sembra cosa quasi certa anche l’Oscar per il miglior attore a Will Smith, che in Una famiglia vincente – King Richard è l’inflessibile padre delle sorelle tenniste Venus e Serena Williams. Sarebbe il suo primo Oscar, dopo le nomination ricevute, sempre come miglior attore protagonista, per Alì e La ricerca della felicità. Qualche residua possibilità pare averla Benedict Cumberbatch, protagonista di Il potere del cane.

È invece considerata più aperta la strada per l’Oscar alla miglior attrice protagonista: in testa è data Jessica Chastain, protagonista di Gli occhi di Tammy Faye, ma le previsioni valutano ancora in corsa ognuna delle altre quattro candidate: Penélope Cruz, Nicole Kidman, Olivia Colman e Kristen Stewart, rispettivamente protagoniste di Madres paralelas, Being the Ricardos, La figlia oscura e Spencer. I favoriti per gli Oscar al miglior attore e alla migliore attrice non protagonisti sono, ormai da settimane, Troy Kotsur (I segni del cuore) e Ariana DeBose (West Side Story).

Altri premi
Rapide previsioni sui favoriti di alcuni degli altri premi, otto dei quali non saranno assegnati in diretta (ma comunque consegnati, con conseguente discorso) così da sveltire un po’ le procedure. Drive My Car sembra piuttosto certo di poter vincere l’Oscar per il miglior film internazionale e Encanto quello per il miglior film d’animazione. Tra i documentari, le previsioni parlano di un possibile testa a testa tra Summer of Soul e Flee. Per i premi per le sceneggiature, spesso indicatori affidabili di chi potrebbe poi vincere anche l’Oscar al miglior film, sembra una questione tra Il potere del cane e I segni del cuore per la sceneggiatura non originale e tra Belfast e Licorice Pizza per quella originale. Dune è tra i favoriti (probabilmente il favorito) per i premi tecnici per fotografia, scenografia, montaggio, colonna sonora, sonoro ed effetti speciali. Ci sono infatti buone possibilità che, pur senza vincere l’Oscar al miglior film, sarà comunque il film più premiato della cerimonia.

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