• Mondo
  • Giovedì 17 marzo 2022

Cosa sappiamo del bombardamento del teatro di Mariupol

L'edificio è stato distrutto ma sembra che la gran parte dei civili che si trovavano all'interno sia sopravvissuta

La distruzione del Teatro d'arte drammatica di Mariupol, in una foto circolata su Telegram
La distruzione del Teatro d'arte drammatica di Mariupol, in una foto circolata su Telegram

Nel tardo pomeriggio di mercoledì è stato bombardato e in buona parte distrutto il Teatro d’arte drammatica di Mariupol, la città nel sud dell’Ucraina che è tra le più duramente colpite dai bombardamenti e dalle feroci tattiche d’assedio dell’esercito russo. Secondo le autorità ucraine, nel teatro si trovavano più di 1.000 civili, soprattutto donne e bambini, che cercavano rifugio dai bombardamenti, anche se non è possibile confermare questa cifra in maniera indipendente. Non ci sono ancora stime precise su quante persone siano state uccise nel bombardamento: per molte ore non sono arrivate notizie e si è temuto che il numero di morti potesse essere alto, sembra invece che la struttura del teatro abbia protetto la gran parte dei civili all’interno.

Il Teatro d’arte drammatica di Mariupol si trova nel centro della città, non lontano dal municipio. Secondo varie ricostruzioni è stato oggetto di un bombardamento aereo, che ha distrutto buona parte dell’edificio.

Le autorità russe, poche ore dopo il bombardamento, hanno negato di aver compiuto operazioni aeree in quell’area, ma le foto del teatro distrutto sono state confermate in maniera indipendente da vari giornali ed esperti.

Poco dopo la diffusione della notizia che il Teatro d’arte drammatica di Mariupol era stato distrutto, le autorità ucraine hanno fatto sapere ai giornalisti che da giorni dentro al teatro si trovavano moltissimi civili, soprattutto donne e bambini, che cercavano riparo dai bombardamenti.

Sergei Orlov, uno dei vicesindaci della città, ha detto a BBC che nel teatro si trovavano tra le 1.000 e le 1.200 persone. Al momento non è possibile confermare questa cifra, ma ci sono alcuni segni che effettivamente il teatro fosse usato come rifugio per i civili. Tra le altre cose, le immagini satellitari scattate prima del bombardamento mostrano che sui piazzali davanti e dietro al teatro era stata scritta a caratteri enormi la parola “bambini”, per essere vista anche dal cielo.

Circola inoltre un video girato all’interno del teatro di Mariupol qualche giorno fa che mostra chiaramente come il teatro fosse davvero usato come rifugio da moltissime persone.

Non è ancora chiaro, però, se e quanti civili si trovassero nel teatro al momento del bombardamento, ed eventualmente quanti siano morti.

La difficoltà di ottenere informazioni da Mariupol dipende anche dal fatto che da più di due settimane la città è completamente circondata dalle forze russe, che stanno portando avanti un assedio durissimo e feroce. La città – che ha più di 400 mila abitanti – è senza acqua potabile, senza elettricità, senza riscaldamento e senza la possibilità di ottenere aiuti umanitari e rifornimenti. L’esercito russo sta bloccando sistematicamente tutti i convogli di viveri, medicine e altri generi che le autorità ucraine hanno cercato di inviare in città.

Le forze russe, inoltre, stanno portando avanti bombardamenti sistematici e incessanti, che colpiscono edifici civili e le infrastrutture più importanti della città, che è stata rasa al suolo o distrutta in ampie porzioni.

Secondo le autorità cittadine, a causa dei bombardamenti e dell’assedio delle forze russe sono morte oltre 2.500 persone a Mariupol. I cadaveri sono così tanti che le autorità sono state costrette a seppellirli in fosse comuni.

L’assedio e lo stato terribile degli abitanti è raccontato in un reportage pubblicato mercoledì dai due giornalisti di Associated Press Mstyslav Chernov ed Eugeniy Maloletka, che in questo momento sono gli unici giornalisti che lavorano per un media occidentale presenti a Mariupol. Scrivono di non poter confermare il numero dei morti fornito dalle autorità, ma che effettivamente la maggior parte delle persone morte di cui hanno avuto esperienza diretta erano donne e bambini.

[Attenzione: il video qui sotto è molto duro, mostra persone ferite gravemente e cadaveri]

I bombardamenti russi hanno colpito tutti gli ospedali della città tranne uno, che senza energia elettrica e acqua potabile fatica a curare chi ne ha bisogno. Sono stati colpiti dai bombardamenti anche la sede dei pompieri, il campetto fuori da una scuola, una chiesa, e moltissimi condomini e negozi. Poiché è troppo pericoloso seppellire i propri morti, le autorità cittadine hanno chiesto alla popolazione di lasciare per strada davanti alle case le persone uccise nei bombardamenti, scrive AP.

Le autorità russe continuano a sostenere che i bombardamenti non colpiscano obiettivi civili.