Enrique Tarrio, leader del movimento di estrema destra dei Proud Boys, è stato arrestato e accusato di cospirazione per l’assalto al Congresso degli Stati Uniti

(Joe Raedle/Getty Images)
(Joe Raedle/Getty Images)

Enrique Tarrio, leader del movimento statunitense di estrema destra dei Proud Boys, è stato arrestato e accusato formalmente di cospirazione per l’assalto al Congresso degli Stati Uniti, avvenuto il 6 gennaio del 2021. Tarrio non aveva partecipato all’assalto ma secondo i giudici avrebbe coordinato e incoraggiato altri membri dei Proud Boys a compiere l’attacco.

Tarrio non si trovava al Congresso perché era stato arrestato due giorni prima per aver incendiato uno striscione di “Black Lives Matter” a Washington D.C., ed era stato liberato il 5 gennaio con l’obbligo di restare fuori dalla città. Per l’accusa di cospirazione rischia fino a 20 anni di carcere.

I Proud Boys esistono dal 2016 e sono uno dei movimenti più attivi della cosiddetta alt right, la nuova estrema destra americana che da diversi anni porta avanti idee razziste e misogine appellandosi alla libertà di espressione. Tra le altre cose, sostengono la superiorità della civiltà occidentale, sono islamofobi, incoraggiano l’utilizzo della violenza nella lotta politica, e hanno una visione dei rapporti di genere simile a quella degli “incel”, il movimento online di maschi misogini.

In diverse occasioni negli ultimi anni membri del gruppo hanno minacciato, picchiato o accoltellato manifestanti e politici progressisti oppure dei cosiddetti movimenti “antifa”.