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  • Giovedì 24 febbraio 2022

L’appello di Zelensky ai cittadini russi

Poco prima che cominciasse l'invasione ha detto che gli ucraini non hanno bisogno di una guerra, ma che se verranno attaccati si difenderanno

Mercoledì sera, poche ore prima dell’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto un appello televisivo ai cittadini russi, invitandoli a cercare di fermare l’invio delle truppe verso l’Ucraina. Nell’appello Zelensky dice che ai russi è stato detto che «questo è un piano per liberare l’Ucraina», ma che l’Ucraina è già un paese libero e che un eventuale attacco da parte della Russia – che poi è avvenuto – potrebbe dare inizio a una nuova grande guerra nel continente europeo. Zelensky afferma che l’Ucraina «vuole la pace» e si chiede per cosa e dalla parte di chi stiano combattendo i russi. Dice anche che se il suo paese verrà attaccato reagirà «per difendersi», e che l’esercito russo non vedrà le spalle degli ucraini, ma «la nostra faccia».

Nel discorso Zelensky dice di volersi rivolgere agli abitanti della Federazione Russa non come presidente ma come cittadino ucraino, e fa subito riferimento ai quasi 200mila soldati russi che nelle ultime settimane sono stati schierati al confine tra i due paesi, dove si trovano le due repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk, che sulla carta fanno parte dell’Ucraina ma dal 2014 sono occupate da separatisti filorussi. Descrivendo l’ingresso dell’esercito russo nel territorio ucraino, Zelensky ha detto che «questo passo può essere l’inizio di una grande guerra nel continente europeo».

«Vi hanno detto che questo è un piano per liberare l’Ucraina», ha continuato Zelensky, ma «gli ucraini sono un popolo libero»; «vi hanno detto che l’Ucraina è una minaccia per la Russia, ma non è mai stato così in passato, non è così adesso e non sarà così in futuro». Gli ucraini e il governo ucraino vogliono la pace, ha detto Zelensky, che ha aggiunto:

Non abbiamo bisogno di una guerra. Non una Guerra fredda, non una guerra calda. Non una guerra ibrida. Ma se saremo attaccati dalle truppe nemiche, se proveranno a portarci via il nostro paese, la nostra libertà, le nostre vite, le vite dei nostri figli, noi ci difenderemo. Non attaccheremo — ma ci difenderemo. E mentre ci attaccherete vedrete la nostra faccia. Non le nostre spalle, la nostra faccia.

L’Ucraina nelle notizie trasmesse in Russia e quella reale «sono due paesi completamente diversi», dice Zelensky, e la differenza principale è che «la nostra versione è quella vera». La guerra, ha continuato Zelenksy, «è una tragedia enorme», che ha conseguenze devastanti soprattutto sulla perdita di vite. Nell’appello il presidente ucraino si è chiesto pertanto se i russi vogliano davvero combatterne una, ma soprattutto per chi e per cosa stiano combattendo. «So che la Russia non mostrerà il mio appello sulla televisione nazionale», conclude, «ma le persone russe hanno bisogno di vederlo, hanno bisogno di conoscere la verità, e la verità è che è il momento di fermarsi prima che sia troppo tardi».

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