La nazionale statunitense femminile di calcio verrà risarcita con oltre 20 milioni di dollari per le retribuzioni non ricevute in passato

(Laurence Griffiths/Getty Images)
(Laurence Griffiths/Getty Images)

Le giocatrici della nazionale statunitense di calcio hanno ottenuto dalla loro federazione un risarcimento di oltre 20 milioni di dollari per le mancate retribuzioni del passato, oltre all’impegno – sempre da parte della federazione — di raggiungere la parità di retribuzione con la nazionale maschile: una misura, quest’ultima, già adottata in Norvegia, Australia e Olanda. L’accordo dovrebbe mettere fine a una disputa iniziata sei anni fa e risarcirà sia le giocatrici del presente che del passato con un terzo della cifra inizialmente richiesta. I parametri e le modalità dei risarcimenti verranno stabiliti nei prossimi mesi.

A differenza della nazionale maschile, che fatica ancora a qualificarsi ai Mondiali, quella femminile statunitense è composta dalle migliori calciatrici in attività e ha vinto quattro delle otto edizioni disputate finora dei Mondiali. Negli anni i successi della nazionale femminile hanno creato un grosso seguito e reso le calciatrici tra le sportive più popolari del paese. Secondo quanto denunciato da alcune di loro nel 2016 — in rappresentanza di tutto il movimento — durante questi successi avrebbero però ricevuto un trattamento discriminatorio, ricevendo compensi inferiori rispetto alla nazionale maschile. Cindy Parlow Cone, presidente federale da due anni, ha commentato l’accordo dicendo: «Non è stato facile arrivarci, ma la cosa più importante è che stiamo andando avanti e stiamo andando avanti insieme».

– Leggi anche: Le americane nel calcio hanno una grande storia