La Russia smentisce l’invasione in Ucraina, ma continua a minacciarla

In una lettera agli Stati Uniti ha parlato di «misure di natura tecnico-militare» se le sue richieste non verranno esaudite

Carri armati russi nel corso di un'esercitazione (Russian Defense Ministry Press Service via AP)
Carri armati russi nel corso di un'esercitazione (Russian Defense Ministry Press Service via AP)

Lo scontro diplomatico tra Russia e Stati Uniti sulla questione ucraina è tornato a rinvigorirsi negli ultimi giorni: giovedì sera il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parlando con alcuni giornalisti ha detto che c’è ancora un «rischio molto elevato» che la Russia invada l’Ucraina «entro pochi giorni». Al tempo stesso vari paesi occidentali hanno espresso dubbi sulle dichiarazioni del governo russo secondo cui alcune truppe sarebbero state ritirate dal confine ucraino, e avevano sostenuto che in realtà la Russia stesse continuando ad ammassare soldati e mezzi e a consolidare le sue forze pronte all’invasione dell’Ucraina.

Sempre giovedì le autorità russe hanno risposto con una lettera consegnata all’ambasciatore statunitense a Mosca, John Sullivan. La lettera fa parte di uno scambio di proposte e offerte che va avanti già da diversi giorni con gli Stati Uniti, in cui ciascun paese, di fatto, rivendica la propria posizione. Nell’ultima lettera la Russia nega che ci sia un piano di invasione dell’Ucraina e continua a chiedere quanto già richiesto ai paesi occidentali nelle scorse settimane: ovvero un’assicurazione formale che l’Ucraina non si unirà mai alla NATO, che gli Stati Uniti ritireranno le proprie truppe dall’Europa dell’est e che non ci saranno installazioni di missili ai confini della Russia.

In caso contrario, la Russia ha detto di essere pronta a rispondere con non meglio precisate «misure di natura tecnico-militare»: è una definizione eufemistica già usata nei mesi scorsi dal presidente russo Vladimir Putin, che implicitamente vuol dire che la Russia è pronta a un attacco militare.

«Se non ci sarà una disponibilità americana a concordare garanzie solide e giuridicamente vincolanti per assicurare la nostra sicurezza rispetto agli Stati Uniti e ai suoi alleati, la Russia sarà costretta a rispondere, anche attuando misure di natura tecnico-militare»

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