(Ettore Ferrari/LaPresse/POOL)

Anche al quarto scrutinio non è stato eletto il presidente

Il centrodestra si è astenuto, un pezzo del M5S ha votato per Mattarella, il centrosinistra scheda bianca

Quello di giovedì è stato il quarto scrutinio dell’elezione del presidente della Repubblica, il primo in cui il quorum necessario per eleggere un candidato o una candidata si è abbassato dai due terzi, 673 voti, alla maggioranza assoluta, 505 voti. In passato è stato spesso il momento decisivo, in cui dopo i primi giorni di trattativa si riusciva a eleggere il presidente: ma per questa volta si dovrà aspettare ulteriormente. È diventato evidente che i partiti – dal centrosinistra al centrodestra passando per il Movimento 5 Stelle – dovranno accordarsi su un candidato comune, come del resto era ipotizzabile fin dall’inizio. Ma nonostante tre giorni di trattative non l’hanno ancora individuato: oggi hanno votato perlopiù scheda bianca, Mattarella o si sono astenuti (il centrodestra), e si attendono nuovi incontri tra i leader politici. I nomi più citati sono il capo dei servizi segreti Elisabetta Belloni, l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, il presidente del Consiglio Mario Draghi, ma potrebbero comparirne di nuovi.

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