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  • Mercoledì 19 gennaio 2022

Emmanuel Macron e il diritto all’aborto in Europa

Il presidente francese ha parlato della necessità di rafforzarlo in un discorso di fronte al Parlamento Europeo, che da ieri ha una presidente antiabortista

Emmanuel Macron tiene il suo discorso al Parlamento Europeo, davanti alla nuova presidente Roberta Metsola. Strasburgo, Francia, mercoledì 19 gennaio (AP Photo/ Jean-Francois Badias)
Emmanuel Macron tiene il suo discorso al Parlamento Europeo, davanti alla nuova presidente Roberta Metsola. Strasburgo, Francia, mercoledì 19 gennaio (AP Photo/ Jean-Francois Badias)

Mercoledì, durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che il diritto all’aborto dovrebbe essere integrato in maniera più esplicita nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Macron stava tenendo un discorso per inaugurare il semestre di presidenza francese del Consiglio dell’Unione Europea, l’organo in cui siedono i rappresentanti dei governi dei 27 paesi dell’Unione: il suo commento è stato molto ripreso perché la nuova presidente del Parlamento, la maltese Roberta Metsola, di centrodestra, è una convinta antiabortista.

Nel suo discorso, durato circa mezzora, Macron ha sottolineato l’importanza di intraprendere azioni «audaci» perché l’Unione Europea si possa affermare come una «potenza nel futuro». Tra le altre cose, ha parlato della necessità di trasformare il settore industriale e investire nelle nuove tecnologie per rafforzare la lotta al cambiamento climatico e ha detto di voler avviare «un dialogo trasparente e determinato» con la Russia, per allentare le tensioni attualmente in corso.

Ha poi parlato di quelli che ritiene i valori principali dell’Unione Europea, dicendo che è necessario «aggiornare la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea per riconoscere in maniera più esplicita il diritto all’aborto e la protezione dell’ambiente».

Le parole di Macron sono sembrate una sorta di richiamo nei confronti di Metsola, che fa parte dell’ala moderata del Partito Popolare Europeo, di centrodestra, e martedì ha preso il posto di David Sassoli, morto l’11 gennaio mentre era ancora in carica.

Metsola ha 43 anni e viene da Malta, un paese europeo dove l’aborto è ancora totalmente illegale: come europarlamentare ha sempre votato contro i provvedimenti che difendono il diritto all’interruzione di gravidanza, esprimendo una posizione largamente in contrasto con quella della maggioranza del Parlamento Europeo, che sostiene il diritto all’interruzione di gravidanza.

Per queste ragioni, l’aborto è stato anche uno dei temi più affrontati nella conferenza stampa di martedì dopo la sua nomina a presidente del Parlamento. Metsola, che ha parlato delle priorità per il suo mandato dei prossimi due anni e mezzo, ha chiarito tuttavia che la posizione del parlamento sull’aborto «non è ambigua ed è inequivocabile», e quella sarà anche la sua posizione.

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