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  • Domenica 16 gennaio 2022

Gli ostaggi alla sinagoga in Texas

Sabato, a Colleyville, un uomo ha sequestrato quattro persone per molte ore: è stato ucciso dalla polizia e gli ostaggi sono stati liberati

Un'auto della polizia nei pressi della sinagoga di Colleyville, in Texas (AP Photo/Gareth Patterson)
Un'auto della polizia nei pressi della sinagoga di Colleyville, in Texas (AP Photo/Gareth Patterson)

Tra le 10 e le 21 di sabato (ora statunitense), quattro persone sono state tenute in ostaggio da un uomo in una sinagoga a Colleyville, una città di 26.000 abitanti che si trova tra Dallas e Fort Worth, in Texas, negli Stati Uniti. Dopo 11 ore dall’inizio del sequestro, intorno alle 4 di domenica mattina ora italiana, un reparto speciale della polizia è entrato nella sinagoga, uccidendo il sequestratore e liberando gli ostaggi.

Il sequestro era cominciato intorno alle 10 di sabato mattina durante una funzione trasmessa anche in diretta su Facebook. Le persone che stavano seguendo la funzione in streaming hanno raccontato di aver sentito trambusto quando la cerimonia era stata interrotta e di aver udito un uomo che urlava di voler morire. Dal video, ha scritto però il New York Times, non era possibile vedere cosa stava succedendo e non è stato possibile seguire il resto del sequestro. Tra le quattro persone prese in ostaggio c’era anche il rabbino della sinagoga.

La polizia – chiamata intorno alle 10.41 – ha isolato la zona e preso contatti con il sequestratore: in tutto sono arrivati sul posto 200 agenti di diversi reparti, inclusi alcuni agenti federali dell’FBI specializzati in situazioni con ostaggi. Per tutta la giornata sono proseguite le trattative con il sequestratore, che diceva di essere armato e di aver con sé dell’esplosivo.

Il sequestratore – sul quale non sono state diffuse informazioni – chiedeva di parlare con Aafia Siddiqui, una donna pakistana che si trova in detenzione in una prigione federale a Fort Worth, ed esigeva la sua liberazione. Siddiqui è una neuroscienziata che nel 2010 è stata condannata per aver cercato di uccidere alcuni soldati statunitensi durante un interrogatorio in Afghanistan e che era sospettata di avere legami con al Qaida. Il suo caso fu molto discusso e lei è tutt’ora una figura piuttosto nota nei movimenti legati all’estremismo islamico.

Intorno alle 5 di pomeriggio uno dei quattro ostaggi è stato liberato, alcune ore più tardi un’unità dell’FBI è entrata con la forza nella sinagoga, uccidendo il sequestratore e liberando gli altri tre ostaggi.

Per ora le autorità non hanno diffuso nessuna informazione sul conto del sequestratore o altri dettagli sull’operazione di liberazione degli ostaggi. Non è al momento nemmeno chiaro se l’uomo fosse davvero armato come diceva di essere. Matt DeSarno, l’agente dell’FBI a capo delle operazioni, ha detto che per ora non ci sono indicazioni del fatto che il sequestratore avesse dei complici o che il sequestro fosse parte di un più ampio piano.