Secondo la tv di stato del Kazakistan, nella rivolta dell’ultima settimana sono morte almeno 164 persone

Soldati kazaki ad Almaty (Vladimir Tretyakov/NUR.KZ via AP)
Soldati kazaki ad Almaty (Vladimir Tretyakov/NUR.KZ via AP)

La televisione di stato kazaka, citando fonti del governo, ha detto domenica che almeno 164 persone sono morte nel corso delle rivolte cominciate lo scorso 2 gennaio. Di queste, soltanto 106 sarebbero state uccise ad Almaty, la città più grande del paese, dove si sono verificati alcuni tra gli scontri più violenti. Non è possibile confermare questo numero in modo indipendente. Sempre secondo la televisione di stato, sono stati uccisi 16 poliziotti e 1.300 sono stati feriti. Sono state arrestate quasi 6.000 persone.

In un comunicato reso pubblico domenica, inoltre, funzionari del ministero dell’Interno hanno fatto sapere che la situazione nel paese si sta «stabilizzando». Un altro comunicato di un collaboratore del presidente Kassym-Jomart Tokayev ha inoltre criticato i media occidentali per aver dato «la falsa impressione che il governo kazako abbia colpito manifestanti pacifici».

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