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  • Domenica 9 gennaio 2022

Uno scrittore ugandese è stato arrestato e torturato per alcuni tweet contro il presidente

Kakwenza Rukirabashaija è in prigione da oltre dieci giorni e ha subìto torture per aver dato del ladro al presidente Yoweri Museveni

Una foto di Kakwenza Rukirabashaija dal suo account Twitter
Una foto di Kakwenza Rukirabashaija dal suo account Twitter

Lo scrittore satirico ugandese Kakwenza Rukirabashaija, che l’anno scorso aveva vinto il “Premio scrittore internazionale del coraggio” della PEN, una delle più importanti associazioni di scrittori nota per il suo impegno umanitario, è stato arrestato e torturato dopo aver pubblicato tweet offensivi nei confronti del presidente dell’Uganda Yoweri Museveni.

Rukirabashaija è stato arrestato il 28 dicembre, dopo che in alcuni tweet aveva definito Museveni un «ladro» e suo figlio e possibile successore «un incompetente bisbetico con la testa da maiale». Nel suo ultimo tweet scriveva di trovarsi agli arresti domiciliari e che delle persone armate stavano entrando in casa sua con la forza.

È stato poi arrestato, e da quel momento è rimasto detenuto senza possibilità di contattare il suo avvocato o la sua famiglia. Qualche giorno dopo, ha scritto il Guardian, Rukirabashaija è tornato brevemente a casa sua accompagnato dalla polizia per una perquisizione. Sua moglie ha avuto modo di vederlo: era emaciato, zoppicava e aveva delle ferite sotto le palme dei piedi. Tra le altre cose, ha detto alla moglie che non gli veniva dato da mangiare.

La polizia gli ha permesso di farsi una doccia, con un agente a sorvegliarlo in bagno. Dopo la doccia, ha lasciato nel bagno i suoi indumenti, gli stessi che indossava dal 28 dicembre. La moglie ha notato che erano sporchi di sangue, segno probabile di torture. Li ha tenuti e in seguito l’avvocato della famiglia, Kiiza Eron, ne ha pubblicato le foto su Twitter.

Secondo la legge ugandese, è illegale detenere una persona senza accuse formali per più di 48 ore. Rukirabashaija non è ancora stato incriminato di nulla, ma nonostante questo si trova in prigione da oltre dieci giorni. Un portavoce del Direttorato per le investigazioni criminali dell’Uganda ha detto che Rukirabashaija si trova effettivamente in carcere per i suoi tweet «offensivi» e che l’indagine nei suoi confronti è quasi completa.

Rukirabashaija era già stato arrestato nel 2020 dopo la pubblicazione del suo libro The Greedy Barbarian, che racconta la corruzione in uno stato fittizio, e in seguito anche per la pubblicazione di Banana Republic, in cui descriveva le torture subite durante il suo primo arresto.

L’Uganda è uno stato dittatoriale, dove alle elezioni di un anno fa Museveni costrinse agli arresti domiciliari il suo principale avversario politico, intimidendo l’opposizione con la forza. È anche un importante alleato dell’Occidente, dal quale ha ricevuto importanti aiuti militari.

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