C’è stato un attacco informatico al sito del quotidiano israeliano Jerusalem Post: gli hacker hanno occupato l’homepage con l’immagine di un attacco iraniano contro un’installazione nucleare israeliana

L'immagine con cui gli hacker avevano occupato l'homepage del "Jerusalem Post"
L'immagine con cui gli hacker avevano occupato l'homepage del "Jerusalem Post"

Lunedì mattina alcuni hacker hanno compiuto un attacco informatico nei confronti del sito del quotidiano israeliano Jerusalem Post e hanno occupato l’homepage con un’immagine che rappresentava, secondo molte interpretazioni, un attacco iraniano contro un’installazione nucleare israeliana.

L’attacco informatico è avvenuto nel secondo anniversario dell’uccisione del generale iraniano Qassem Suleimani, uno degli uomini più potenti e popolari di tutto il Medio Oriente. Suleimani era stato ucciso in un attacco militare statunitense, ma a fine dicembre l’ex capo dell’intelligence militare israeliana aveva ammesso il coinvolgimento di Israele nell’operazione.

L’immagine comparsa nell’homepage del Jerusalem Post raffigurava un missile balistico lanciato dall’alto, dalla pietra di un anello indossato da una mano chiusa a pugno (l’anello è molto simile a quello sempre indossato da Suleimani), su un edificio identificato come l’impianto nucleare israeliano Shimon Peres Negev Nuclear Research Center, a sud di Dimona. L’immagine era accompagnata da una scritta, sia inglese che in ebraico, che diceva «siamo vicini a te, dove meno te l’aspetti». L’attacco informatico non è stato rivendicato da nessun gruppo, e poco dopo il Jerusalem Post ha ripreso il controllo del proprio sito.

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