Il Belgio ha annunciato la chiusura delle centrali nucleari esistenti entro il 2025

La centrale nucleare di Doel, in Belgio (AP Photo/ Virginia Mayo)
La centrale nucleare di Doel, in Belgio (AP Photo/ Virginia Mayo)

Il governo del Belgio ha confermato che i sette reattori nucleari che si trovano nelle due centrali nucleari attive nel paese, quelle di Doel e Tihange, saranno spenti entro il 2025.

La decisione però non significa che il Belgio rinuncerà del tutto all’energia nucleare: il governo ha annunciato che nell’accordo che prevede la chiusura dei reattori esistenti è previsto un investimento di 100 milioni di euro per finanziare la ricerca su centrali nucleari più piccole.

Alcuni dei reattori delle centrali che verranno chiuse erano attivi dagli anni Settanta ed erano già stati chiusi in diverse occasioni per problemi di sicurezza, facendo preoccupare anche i paesi confinanti. La centrale di Doel si trova vicino al confine coi Paesi Bassi, mentre quella di Tihange è a una novantina di chilometri da Aquisgrana, in Germania. Lo smantellamento dei reattori (decommissioning) comincerà nel 2022 e dovrebbe concludersi entro il 2045.

Il Belgio aveva promesso di chiudere le centrali nucleari esistenti già tempo fa. L’accordo per rispettare gli impegni presi e trovare una data certa è stato trovato dopo un lungo dibattito tra i partiti che sostengono la coalizione di governo, durante il quale i Verdi hanno insistito per rispettare una legge del 2003 che indicava il 2025 come limite massimo. I liberali invece sarebbero stati favorevoli a tenere accesi più a lungo i due reattori più recenti.

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