L’ex ministra tedesca Franziska Giffey è diventata la prima sindaca eletta di Berlino

Franziska Giffey viene accolta nel municipio di Berlino, in Germania, come nuova sindaca, il 21 dicembre 2021 (Carsten Koall/dpa via AP)
Franziska Giffey viene accolta nel municipio di Berlino, in Germania, come nuova sindaca, il 21 dicembre 2021 (Carsten Koall/dpa via AP)

Martedì Franziska Giffey, ex ministra della Famiglia tedesca, è diventata la prima donna a essere eletta sindaca di Berlino. Giffey guiderà una giunta formata dal Partito Socialdemocratico (SPD), a cui appartiene, dai Verdi e dal partito di sinistra Die Linke. Alle elezioni regionali di settembre – Berlino è uno dei Land tedeschi, la persona a capo del Land è anche sindaca della città – l’SPD aveva di poco superato i Verdi nei consensi.

Giffey ha 43 anni e tra il 2015 e il 2018 aveva guidato il municipio di Neukölln, uno dei quartieri di Berlino. A maggio si era dimessa dal suo incarico ministeriale nell’ultimo governo guidato da Angela Merkel per uno scandalo riguardante la sua tesi di dottorato, in cui aveva commesso dei plagi; successivamente il dottorato le è stato revocato.

Come sindaca di Berlino ha promesso di occuparsi del problema dell’aumento degli affitti in città: la sua amministrazione dovrà decidere cosa fare dei risultati del referendum consultivo di settembre in cui il 56 per cento dei votanti ha chiesto al comune di espropriare più di 200mila appartamenti appartenenti a grosse società immobiliari. In passato Giffey si era detta contraria all’esproprio, ma la posizione degli altri due partiti nella coalizione di governo è opposta.

Berlino aveva già avuto una sindaca tra il maggio del 1947 e il dicembre del 1948, quando la vicesindaca Louise Schroeder aveva preso il posto del dimissionario Otto Ostrowski.