La polizia sul luogo dell'omicidio di Fabrizio Piscitelli (Carlo Lannutti/LaPresse)

È stato arrestato un uomo con l’accusa di aver ucciso nel 2019 il capo ultrà della Lazio Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik”

La polizia di Roma ha arrestato un uomo accusato di aver ucciso il noto capo ultrà della Lazio Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik”, il 7 agosto del 2019. Il presunto assassino si chiama Raul Esteban Calderon ed è stato arrestato lo scorso 13 dicembre: l’arresto è stato reso noto solo oggi dopo che il gip di Roma ha convalidato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Piscitelli era stato ucciso nel Parco degli Acquedotti, a Roma, con un colpo di pistola alla testa. Aveva 53 anni e vari precedenti penali, in particolare per traffico di droga: nel 2016 aveva subito il sequestro di più di 2 milioni di euro per un’indagine sul traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna. Raul Esteban Calderon, che è accusato di omicidio aggravato dal metodo mafioso, è stato arrestato grazie a un filmato ripreso da una telecamera installata nella zona in cui era avvenuto l’omicidio. Dall’analisi del filmato, scrive la procura di Roma, è emersa una chiara compatibilità tra l’uomo che si vede uccidere Piscitelli e Calderon.

La procura ha reso noto che Calderon avrebbe partecipato inoltre a un altro omicidio, avvenuto il 20 settembre del 2020 sulla spiaggia di Torvaianica, sul litorale romano: in quel caso avrebbe ucciso Shehaj Selavdi, un 38enne di nazionalità albanese, con l’aiuto di Enrico Bennato, già in carcere per altri reati. Anche in questo caso Calderon è accusato di omicidio aggravato dal metodo mafioso.

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